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Il canto degli uccelli

Mi sento uccello tra rami incauti
sospetto e costrizione
nuraghe

Ho battuto la testa sulle piume
e il mio cinguettare si eleva
di poco
come il balzello della gallina
o l'inquieto gufo
che la notte oscura

Io che ascolto dannati e servi
farfugliar di amori dalle piume colorate
in un sottobosco di spine
e soffici ritrovi.

 

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5 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Anonimo il 25/06/2012 14:33
    poesia quasi "onniscente" ... qui il poeta è davvero cantore del circondario... davvero molto bella!
  • Anonimo il 25/06/2012 10:53
    ... quasi di memoria quasimodiana, anche se lui, c'è da scommetterci, non avrebbe mai cinguettato
  • Rocco Michele LETTINI il 25/06/2012 07:29
    Sono svegliato dal loro cinguettio... e sono estasiato da cotanto verseggio...
    BRAVO VINCENZO... BUONA SETTIMANA

5 commenti:

  • stella luce il 01/07/2012 15:50
    molto bella e... io magari sbaglio ma vi intravedo una tristezza in quell'ascolto di dannati e servi, in un mondo fatto di spine e sottobosco...
  • loretta margherita citarei il 25/06/2012 21:07
    sei troppo bravo!
  • Anonimo il 25/06/2012 13:30
    Bella poesia... sono in pieno accordo con Antonino... la chiusa è potente. ciaociao
  • Anonimo il 25/06/2012 10:19
    evocative metafore... molto sensibile come sempre...
  • Anonimo il 25/06/2012 10:10
    tra rami incauti... ascolto farfugliar in sorroboschi di spine... bella intensa metafora... bravo

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