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Ombre

Fruscii di gelsomini,
scossi dal vento, sfiorano
lievi la finestra del cielo.
Il loro profumo sale,
introduce la sera
fragrante di primavera.

Nell'ora quieta
e nella penombra rotta
da vaghe trine,
che adornano pareti
-come danzatrici
dalle sinuose movenze-
salgono nell'aria note
d'un vecchio valzer.

Ritrovo una smarrita memoria,
nel gioco dono al cuore
voglia inenarrabile
del primo amore.
Bello e impossibile.
Dolore mai sopito.
E nel sopraggiunto buio
il mio fantasma
scivola nel nulla.

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 01/07/2012 20:20
    Una poesia struggente, malinconica.. un verseggiare profondo e toccante..
    Vivissimi Complimenti!!
  • Rocco Michele LETTINI il 01/07/2012 15:01
    Toccante versicolato... scivolato col cuore piangente per un cuore assente...
    CIAO ELISA

3 commenti:

  • vincent corbo il 01/07/2012 18:08
    Una poesia molto equilibrata e per questo si fa apprezzare.
  • Salvatore Maucieri il 01/07/2012 17:29
    Bella opera. Lo stile scorrevole cattura durante la lettura. Bella la chiusa. Molto piaciuta. Complimenti. Ciaooooooooooooo
  • loretta margherita citarei il 01/07/2012 16:50
    molto bella apprezzatissima

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