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è la somma che fa il totale

"Ho smesso di contar le stelle, sono stufo,
ormai la luna non mi fa compagnia
e il vuoto che mi trovo, adesso, intorno
il cuore mi riempie di tristezza

vorrei poter sentire ancor l'ebbrezza
momenti andati e mai dimenticati
ma il tempo imbriglia, lega, sodomizza
non è possibile più tornare indietro

vivere di ricordi, palliativi
come placebo allietano il dolore,
ma troppe schegge frammentano i pensieri,
un puzzle strano a cui mancano pezzi,

vorrei un orgasmo ancora di emozioni,
sentire i fremiti accapponar la pelle,
i battiti del cuore nella gola e in fondo
credo non sia mai troppo tardi..

anche se ora e a modo di martello
nella mia mente echeggia una domanda
se tutto corre e tutto va via in fretta
ho guadagnato un giorno o l'ho perduto?"

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Anonimo il 07/07/2012 08:28
    Un testo introspettivo dove l'autore si pone domande importanti sul proprio guadagno esistenziale ed in cui si avvertono, in alcuni passaggi, dubbi legittimi per non aver avuto abbastanza, o troppo poco, dalla vita stessa. Solo il tempo potrà far comprendere le perdite ed i guadagni ricevuti! Una poesia davvero interessante e condivisa nel contenuto.
  • Grazia Denaro il 06/07/2012 20:27
    Una bella lirica che fa chiarezza nella tua anima che si chiede tanti perché, ma vedrai che arriveranno tempi migliori, apprezzata!
  • Rocco Michele LETTINI il 06/07/2012 15:31
    Scorrendo cotanto mirabile versicolato... titolo appropriato e... verso di chiusa... S_U_B_L_I_M_E
    ANCORA IL MIO PLAUSO... ANDREA

1 commenti:


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