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Anonimo il 15/07/2012 19:14
Bellissimi versi che provocano intensi sentimenti e liberano, elevandoci la nostra emotività...
Stupenda Vincenzo... versi aulici e profondi...
Anonimo il 15/07/2012 12:34
Molto interessante l'uso della sinestesia in questa lirica: "all'udire del Sole" sembra quasi includere tutti i suoni dell'alba che la natura (e più prosaicamente anche la città offre.
Sulla scia di Ungaretti viene abolita la sintassi, ma ciò non costituisce un problema rilevante, dal momento che la lirica è una successione di immagini che armoniosamente si raccordano tra loro, suscitando una favorevole impressione.
Curiosamente, l'autore opera però anche un rimare, verso la chiusa, dal sapore barocco: gli "erni" delle rime si incalzano con foga, suscitando quello shock che l'arte del periodo cercava di far sorgere nel lettore.
Abbiamo dunque un incontro tra il passato più remoto della poesia e con il passato più recente, incontro che valuto fruttuoso e piacevole.
Nobile come se fosse eterna elevata ad una potenza infinita che domina sopra ogni forma di volontà ... ma che è purezza ne suo esistere... buona domenica Vincenzo.