Di' un'immensa crepa
l'insofferente pietra spoglia di memorie,
vien sempre lieta.
Ondeggiava l'ombra inanimata e straziata,
assente di orgasmo nel silenzio s'era voltata,
un gelido brivido la scosse;
mi porse la sua neutra mano,
la strinsi al petto con indugio
lasciai sfogo al tremendo sorriso,
rispose invano!
cercando l'ora della mia morte...