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Mi chiamo Pino

Mi chiamo Pino
e abito nel tuo giardino.
Ho 43 anni piantati fa', come te.
Non ricordo chi mi pianto',
ma so' che fu doloroso.
Ascolto i tuoi pianti notturni
E ti vedo far pipi' al mattino,
in silenzio ma parlando:
" questa si' che e' liberta'"
A volte pero' non ti accorgi
Che la fai sulle mie scarpe.
Mi chiamo Pino,
e abito nel tuo giardino.
Ho sentito di amici e parenti
uccisi per il santo natale,
sepolti in tombe
di salotti brillanti,
tormentati pure da morti.
Festeggiano sulla loro carcassa,
con palle fluorescenti
e bimbi sorridenti
che strappano nastri.
Mi chiamo Pino
E abito nel tuo giardino.
Sono un figlio adottivo,
sempre rispettato,
Mai una ridicola pallina
Mai un finta luce sulle mie braccia,
solo le mie pigne secche
profumano il vostro focolaio.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 23/07/2012 23:55
    Bellissima dedica ad un albero spesso maltrattato e nonostante tutto, per la gioia dei nostri occhi e della nostra fantasia, si mantiene sempre in verde età. ***** Molto apprezzata. Franco
  • Rita il 23/07/2012 23:03
    Profonda, mi fa riflettere sul senso del rispetto e della vita..

2 commenti:

  • ernesto musiari il 27/07/2012 09:16
    Il mio amico Pino Vi ringrazia
  • stella luce il 23/07/2012 22:11
    dolce dedica alla natura di questo albero... il Pino che dona tutto il suo splendore e che soprattutto lo si cerca per Natale... bravo piaciuta

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