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Avvelenato

Alle quattro del mattino
tutto ha una dimensione
anche quello che non vedi
o che non vorresti vedere.
Perché stai male?
Non lo so, cazzo ne so,
mica gli ho chiesto io di venire
'sta specie di cancro che sobbalza
che abbraccia le gambe come serpente
che arriva a quarant'anni
e ti fa dire dove cazzo sono andati
gli ultimi trenta.
Alle quattro del mattino
ci vorrebbe una birra o un po' di vino
per raccontare con decenza
quanto ti abbassa l'indecenza.
Ma il frigo è vuoto
io sono stanco di non fuggire
(sono qui, cinquant'anni fatti,
nemmeno una piccola rivoluzione
da raccontare,
poi ti dicono pensa a campare)
avessi almeno ululato alla luna
nelle notti che non c'era,
mi fossi arrampicato in cielo per andare a vedere
da vicino il suo lato oscuro
(The dark side of the moon, sì questo mi ricorda qualcosa),
il lato B, insomma il culo della luna.
Ma non l'ho fatto.
E, credo proprio non lo farò più.
Io scrivo, ma vorrei vedere a chi cazzo importa
dei miei problemi di coscienza,
di quel trentatré sul giradischi
ed io che ti giravo intorno come uno squalo
mentre cantavi sulle note di Guccini...
Cazzo... ma non ti piaceva Battisti?

 

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0 recensioni:

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12 commenti:

  • Sandra Checcarelli il 20/05/2019 11:28
    Una riflessione amara ma bella... piaciuta molto.
  • Anonimo il 01/08/2012 11:40
    Questo è lo scrivere che mi emoziona, mi mette sotto sopra! Non può essere invenzione artistica ma anma e cuore che parlano e magari sciolgono nodi attravarso le parole. Tutto si può fare, tutto, in modo "diverso" da quello che sembra la normalità ma... niente è normale in assoluto, ognuno di noi deve scoprire qual'è la propria possibilità di vivere. Bella bella Ed! Un abbraccio a te.
  • tylith il 01/08/2012 11:25
    Tirare le somme non è mai facile, il protagonista lo fa in maniera esemplare, da emulazione. Per noi non è tardi abbiamo ancora tempo per ululare e per tutto il resto!
  • stella luce il 29/07/2012 15:20
    Ti ho letto più volte, mi piace moltissimo, una vita passata a campare senza nulla di rivoluzionario da raccontare... poi ci si chiede ma dove ho vissuto in questi anni... sono versi pieni di malinconia e tristezza...
  • Anonimo il 29/07/2012 13:35
    I commenti severi mi hanno appena turbata profondamente, le tue parole me le sento tutte dentro, da quando ho letto "a chi... importa dei miei problemi di coscienza?". A me importano. M'importa che riescano a cambiarti la vita.
  • La migliore che ho letto, per adesso, in questo sito.(decidi tu se è un comlimento)
  • loretta margherita citarei il 29/07/2012 10:42
    vagheggiamenti, scusa il refuso sul commento
  • loretta margherita citarei il 29/07/2012 10:40
    una prosa molto originale, riflessioni introspettive e vacheggiamenti, roba delle 4 del mattino
  • Ellebi il 29/07/2012 10:19
    È un po' difficile scrivere qualcosa su questa composizione che sembra 'di getto", ma ha una sua estetica, un ritmo sofferente, ha qualcosa da dire che deve essere detto. Non saprei che altro aggiungere. Saluti
  • vincent corbo il 29/07/2012 06:31
    Hai mai sentito parlare della crisi della mezzza età? Scherzi a parte questo "sfogo" è molto naturale, vero, sentito. Insomma, le occasioni perdute.
  • mariateresa morry il 29/07/2012 06:28
    Edmo, mi sembra uno di quei pezzi disperati de I Doors... solo che Morrison mica le viveva tutte le cose che cantava. IN queste righe non c'è fantasia, ma tutta la carica violenta di chi vorrebbe strappare la catena... un grido di dolore accorato, il tuo, ma non di rassegnazione, non di rassegnazione.. un caro saluto MOrry
  • Sergio. A. il 29/07/2012 05:10
    un interessante spaccato di vita, anche io mi ritrovo spesso sveglio alle quattro di notte, e penso spesso, seppur per motivi diversi...

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