username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

In questi silenzi mi celo

In questi silenzi mi celo
come stanca comparsa
d'un film già visto.
Danzatori frenetici
urla lonatane,
ma or'è silenzio.


Scende la sera
come triste sipario
come cola la cera
come anziano sicario.

Cala ogni ancoscia
come pioggia d'estate
ruscello che scroscia
stagioni passate.

Penso e ripenso
o ogni cosa che faccio
e d'inchiostro do il senso
a me triste pagliaccio.

Che triste commedia
la vita e il respiro
un batter che tedia
che porta al delirio.

Ed ogni comparsa
or posa il copione
finisce la farsa
ed ogni afflizione.

Or tendo la corda
e trovo il coraggio
l'amor non ricorda
l'eterno è miraggio.

Mi fermo e or penso
al pensar che sconvolge
e cerco quel senso
che la vita avvolge.

Senso che sfugge
che ora è lontano
cercar che distrugge
di vivere invano.

La corda ora tendo
come buia collana
mentre sto morendo
addio vita vana.

Spiegare, chiarire
è stato un abborto
provate a capire
ora che son morto.

 

3
7 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

7 commenti:

  • Anonimo il 08/09/2012 14:03
    Ciao, Emilio, ti ho riletto... Quanto intensa è questa tua! E non c'è solo avvilimento, no, c'è anche tanta voglia di coraggio, di senso... Sono vicina alla tua poesia ed a tutto quanto contiene. CIAO. Vera
  • Anonimo il 08/08/2012 09:03
    Scusami non capisco che cosa vuol dire "abborto"; ha qualcosa in comune con "aborto"? ciao
  • Anonimo il 07/08/2012 12:29
    ùMolto bella. Mi piace molto come scrivi. In modo profondo ed introspettivo, t'interroghi sul significato della vita. In questi tuoi versi ritrovo molto del MacBeth di Shakespeare."Life"(La vita): "Domani, poi domani, poi domani: così, da un giorno all'altro, a piccoli passi, ogni domani striscia via fino all'ultima sillaba del tempo prescritto; e tutti i nostri ieri hanno rischiarato, a degli stolti, la via che conduce alla polvere della morte. Spengiti, spengiti, breve candela! La vita non è che un'ombra che cammina, un povero commediante che si pavoneggia e si agita, sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e di furore, che non significa nulla". Spero di non averti annoiato, ciao
  • stella luce il 31/07/2012 21:31
    una vita vissuta come una comparsa... in silenzi che forse andavano gridati... sono versi molto tristi ma davvero molto piaciuti, ne esce lo scorrore di una intera vita... bravo
  • Rocco Michele LETTINI il 30/07/2012 15:46
    Melanconico verseggio... mirabile nella forma e nella musicalità...
  • loretta margherita citarei il 30/07/2012 15:45
    ben stilata molto apprezzata
  • Anonimo il 30/07/2012 12:44
    Amico, non è facile capire ciò che nascondono le tue parole, ma tristezza se ne sente tanta... Allora, sai che faccio? Ti dedico una poesia piccola piccola che sto per andare a far pubblicare dal sito e che voglio intitolare "Potessi!"

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0