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Integralismo operaio

In fabbrica non esistono le mezze stagioni:
il caldo perdura oltre l'estate, il gelo oltre l'inverno.
Mai un fiore, tanto meno di plastica, si vedrà
sbocciare né una foglia di un ramo
essiccare. Solo caldo; solo freddo.
La fabbrica, come l'Aldilà, è il luogo in cui gli opposti si combinano.
La fabbrica è priva di finestre forse proprio per mantenere celato questo sintetico inganno per cui tutto è l'opposto di tutto e uguale a se stesso.
Se dunque desideri la realtà mutevole devi uscire,
non ti è concesso contemplarla da una fessura sul muro,
poiché ciò conturberebbe la vera anima della fabbrica:
la produttiva serialità.

 

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3 commenti:

  • stella luce il 07/08/2012 23:22
    versi che denunciano una amara realtà... si deve produrre e per il resto l'umile operaio non vale molto... bravooo
  • loretta margherita citarei il 05/08/2012 17:01
    per il padrone siamo solo numeri, uomini-robot, piaciutissima
  • Anonimo il 05/08/2012 12:34
    Sono tanti i lavoratori che muoiono sul lavoro, tanti ancora -nonostante le passate lotte- a soffrire nelle fabbriche, per le condizioni avverse che si aggiungono alla fatica. È urgente RIFONDARE LA SOLIDARIETA'. Solo allora questo tema -il lavoro- potrà ancora meritare la sacralità che solo a parole ancora gli attribuiamo.
    Grazie, Luca, per il tuo richiamo al tema così incisivo, specie ora che fa così caldo e non tutti godere possono delle vere vacanze.

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