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L'Italia non è

Ineffabili acidi lattici
rendono più lenta
la via per la meta
-agognata come il
pane della Libia,
divorata come un
cassaintegrato in
cerca di turni per
lavorare.

La crisi è un leviatano
senza forze, eppure
mangia e beve la tua
bocca asciutta come
un deserto senza
fauna e acqua.

La nobiltà di ogni terra
misura l'agilità dei suoi
attributi per accapararsi
l'etimologia dell'infame
nazionalismo- il tagliagambe
del socialismo internazionale.

Il mio amore per te,
o mia cara amata, è
ingenuo e non sa di
confini,
che me ne farei del
nazionalismo?

Se tu fossi stata una
misera e dolce donna del
meridione ai tempi di Bixio
e Savoia, ah Giuseppe,
saresti potuta essere uccisa
per via del pane che non c'era,
saresti potuta essere
la donna di tutte
le donne, avresti
semplicemente urlato
" W l'emancipazione!"

E gli uomini già pieni
di storia e racconti,
avranno pur letto così
tanto da saper tutto,
avranno pur avuto
immensi castelli desiderati
in sogni notturni, essi ora
stanno assaggiando il
sangue dei spenti d'Italia,
oh donne e uomini di
terre piantate
d'amore...

 

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1 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 11/03/2014 22:21
    apprezzata.. compliment

1 commenti:

  • Anonimo il 10/08/2012 12:37
    Si può mai "esser spenti" in una terra "piantata d'amore"?!
    Mi coinvolge profondamente, Salvatore, questa tua poesia, amara e densa di sagge riflessioni tutte ampiamente condivisibili.

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