è
nella fioritura
di maggio
che le rose spandono
profumi e bellezza.
Nel giunger dell'estate,
nell'afa torrida
morsi da feroce arsura,
gemono i rosai,
secche le foglie,
triste la sorte
delle poche rose rimaste.
Sotto il rovente sole
bruciano i petali
disperdendosi poi
nel tramonto.
Ma appena
torna il clima settembrino,
nella rinnovata frescura,
riprendono i rosai
vita
nel sorger di nuovi getti
a formar poi
future rose ottobrine.
Come vorrei
che a me, riarsa rosa,
la vita, l'amore,
ridessero un'altra opportunità
come in settembre
la natura al rosaio,
per godere,
nella mia età
oramai matura
sol d'un pizzico
di felicità.