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Come un palcoscenico

Non ci son occhi senza lacrime.
Il mondo spesso è triste.
Anche noi con esso.
E in questo palcoscenico immenso,
gli attori non han copione,
non han regista.
Il giorno finisce.
Chissà come sarà il prossimo.
La vita è spesso messa in gioco.
L'amore l'abbiam venduto
per un pugno di miseri soldi.
Soldi sporchi.
E il cuore...,
il nostro povero cuore,
a stento palpita.
Tutta una vita persa
per stupidi motivi.
O per rincorrere un sogno sbagliato.
Un sogno che porta al precipizio umano.
Come siam stupidi noi esseri umani.
E pur di questo ne siam fieri.
Abbiam conosciuto l'amore,
ma non sappiam distinguerlo.
Abbiam conosciuto il male,
ed è diventato il nostro credo.
Abbiam conosciuto noi stessi,
e non sappiam più piangere
come una volta.
Si..., piangere
per tutto ciò che della nostra vita
abbiam distrutto.

 

l'autore Centrone Stefano (Pekos Julio Esteban) ha riportato queste note sull'opera

Inedita, 16/08/2012


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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 16/08/2012 20:44
    Tanta realtà nei tuoi struggenti versi...
    IL MIO PLAUSO STEFANO

3 commenti:


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