Dagli
archi
vivi
del Tempo
hai
scagliato una inconsapevole freccia cadendo dal ramo di alberi stellati in allegati di cuore
Eva
nascente
ho ritrovato il dolce sapore delle Tue labbra senza mai più dimenticarlo
lo tenni nascosto
non lo dissi neanche a Carlo né a Carolina di Monaco
neppure a Dio
per non essere tacitamente tacciato
letteralmente stracciato
da un evanescente salmo di ancestrali peccati chiamante strazianti catene monacali
dal S'amò di Atene
al T'amo di oggi
doni
breccia
di
braccia
ai nostri piccoli mondi
viva
forza
di epicureo pensiero
ad un promettente inestinguibile natural sorriso
ardente solidità
in fonti di Amorevole Amicizia
mordendo edeniche mele di fuoco
rifulgenti d'oro
in adamitica roccia di nuda felicità