Dolce
è
il peccato
d'Amore
che scalza l'anima
dal suo solco invernale
senza scalfirla
di graffi
elargendo
doni di luce in primavere del cuore
il Tuo corpo
l'ho lasciato
lì
abbandonato
ad un risveglio
di carezze e sguardi
spegnendo
nella mia mente
ombre di futuri rovi
ma lo osservo
ancora
con fantasiosi occhi dai tremolii di cera
di nascosto
quando
Tu non mi vedi
quando
Tu non ci sei
per riempire
in un desinare di cielo
lo spazio vuoto
di una porta
aperta
nelle pareti
della mia sostanza