S’innalzano le vette innevate
Dal sole all’orizzonte incendiate
Mandano bagliori di cristallo
Nell’invernale limpido cielo
Che Come cunei d’acciaio
Sembrano voler penetrare.
La vecchia signora
racchiude in sé
ricordi di gioventù.
Quasi ogni giorno
sfoggia nuovi cappelli
e manti di vapore.
È così bella e fascinosa
che starei ore a guardarla
mentre il desiderio di averla
s’impadronisce di me.
**(I ricordi di gioventù sono i fossili.)**
Fra le piante nude
filtra l'aria l'umido
che cola nel lago
ove puoi guardare.
Strisciate di chiaro
cercano le nuvole
i cigni e le folaghe
uscite dal canneto.
Si sta alla riva zuppa
delle passate piogge
nella pausa asciutta.
E si spera il sole
alla giornata grigia
perché dia tepore.
Strani gas fatti sogni
come gabbie racchiudono ricordi
e si aggrappano all'azzurro
lamentandosi del mondo
Le nuvole di panna
Le nuvole di Mamma
che le vedi come vuoi
e le rincorri anche se poi non ce la fai
e si Baciano discretamente
fabbricando disegni e forme
abbracciate una ad una
giocano a nascondino con la Luna
le trovi lì quando cerchi compagnia
quando vuoi
E pur si scorge,
in questa piana bistro brulla,
sterminata, immensa,
una distesa bianca,
anch'essa enorme,
indefinita,
fredda e immobile,
macchiata di muschi e licheni
e acqua,
che poi si sporge, e scompare,
silente,
nel mare.
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