Poesie sulla primavera

Un fremito fragile
trascorre per l'aria,
accarezza pudico
uomini e cose.

Tutto si presta
vibrante all'invito
e in fondo già spera
che il nuovo sia oggi.

Infine un indugio
si dà primavera:
ancora aspettare,
con pacata pazienza,
che l'ultimo inverno
s'involi dai cuori.

   6 commenti     di: Maurizio Cortese

Svegliarsi la mattina presto
vedere il cielo limpido e terso
il garrir delle rondini in volo
lo sguardo elevato a Lui solo,

ammirare l'orizzonte unito l'universo
l'ascoltare degli uccelli ogni loro verso
veder la pallida luna nel ciel svanire
i raggi del sol che stanno per apparire,

la sua luce riflette dalla finestra
entra un profumo soave di ginestra
bagnato di rugiada è il gi

   5 commenti     di: silvana capelli

Na pulzella
pe li prati annanno
raccoglie fior de campo,
pe' fanne na ghirlanda
da mette sur capo
e fa girar la testa
a tutti queli giovanotti
gagliardi e tosti
de la Roma nostra.

   0 commenti     di: Don Pompeo Mongiello

Oggi,
quanno ancora
er sole
ar monno se apre,
n'augell
allegro cinguetta,
e pizzicandomi
co' su' arancio beccuccio,
me dice:
- svegliati portrone,
nun vedi che è Primavera,
ed intorno sparse
son già le viole.

   1 commenti     di: Don Pompeo Mongiello

Tenere le foglie
nate appena
dal voler respiro fluido
di raffinato ardore,

spinta del verde ciclo
che frescura sparge
sugli occhi ronzanti battiti
aperti in fiore alla grazia,
che di polline in polline plaude florida
alla danza gravidanza dei giorni.

   14 commenti     di: Simone Scienza