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Sonetti

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Abbandono

Il ticchettio irregolare
de lo mio core infranto ancora odo,
quando senza avvisare
mi lasciasti in questo modo.
Solitudine che mi attanaglia
ne la sua morsa mortale,
per colpa di una canaglia
che m'ha fatto tanto male.
Non riesco più a dormire,
poiché li sonni brutti
mi fan soffrire.
Alzandomi poi la mattina,
trovo il vuoto sulla destra
ove adagiata era la tua faccina.



In risposta a Cartesio di Giulio Costantini

Infine mi provai a cogitare
per non fare la fine del demente
che stando allegro non pensando a niente
all'altro mondo si trovò a passare.

E, chiuso nei pensieri, attraversare
volli una strada quando un gran crepente
mi colse al fianco e repentinamente
con il demente mi trovai a stare.

Egli mi disse: "perchè sei si triste?
Cos'è che arrovellandoti il cervello
ti fa nel viso assa

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Non sol melodia, non solo amor

Ingegnoso e permeabile ordito
dalla cui trama, non sempre a lieto fine sbordano,
creativamente fuorviati, i nodi dei dubbi
di esistenze avvicinate, in un parallelo costretto.

È una sintonia, è una sinfonia, allor passione che ora langue.
Batte all’unisono, vibra come diapason.
Con picchi verticali raggiunge le vertigini celesti,
con sapiente occhio osserva gli sparsi segni.

Or

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Viaggio nel silenzio

Morbide le parole tue di seta,
scivolano nel cuore dolcemente;
son pacate carezze per la mente
che sgombra da tristezze ora si allieta.

Cammino sulla strada lenta e quieta
ed il pensiero vaga tra la gente;
zampillano fontane da sorgente
d'acqua pura indicando ignota meta.

Strappando dal vissuto ogni dolore,
come un albero spoglio d'ogni foglia
dorme aspettando il sole al primo albor

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   3 commenti     di: Verbena


Lontano da solitudine amica

Lontano da solitudine amica
Si svolge quel Progetto ch'Amor tesse
Disfa, rimanda al mondo sue promesse
E del sospir trattien la parte antica.

Ma per volere che il vero al ver dica
Quelle parole troppo presto ammesse
L'occhio dovrà veder con lenti spesse
Belle visioni e lor turpe fatica.

Vostra virtù, invisibile Musa
Pronto ristoro segna e poi concede
A chi saprà sognar senza t

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