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Poesie sulle stagioni

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Nella valle

Soffici laggiù, rosee nuvolette
orlate d'oro all'ora del tramonto;
in questa valle ormai io ho perso il canto
e navigo nel vento a braccia strette
sorvolando la valle.

Sento rumor di fronde secche e gialle
In questa sera uggiosa di novembre;
vorrei vagare senza lasciare ombre
alle mie stanche, curve, sobrie spalle,
piegate d'amarezza.

Mi lascio dare un bacio e una carezza
dal mio d

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   4 commenti     di: Verbena


Non c'è verso che tenga

Non c'è verso che tenga
a questa nuova Primavera.
Ci vuole del buon letame
avanti l'aratura dei campi
da spargere in abbondanza
prima d'inseminare la terra.

La stagione si è aperta
allungando le ore di luce.
Finalmente si può lavorare
dodici ore di fila all'aperto.
Tutte passate sopra al trattore
o a potare e a "tirar le vigne".

" Ho fretta, metti tutto in ordine.
Prep

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   7 commenti     di: celeste


La Pioggia

Lentamente scende,
tutto sotto a lei si bagna,
le piante si nutrono,
gli animali si dissetano,
l'acqua, uno dei più grandi doni mai esistito.

Senti il suo profumo
mentre l'umidità si disperde nell'aria,
senti il suo rumore,
il rumore delle gocce che cadono
e si fondono insieme alla natura.

Mentre cade senti una strana melodia,
rilassati, è la canzone della pioggia,
una melodia c

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   1 commenti     di: Balthier


Guardando le nuvole

Nuvole, nuvole, nuvole
chiudono il cielo d'autunno.
E intorno alle barche
dei pescatori un mulinello
bianco di gabbiani cade
fluttuando come foglie nel grigior...

Grasse, grigie, lanose
come una mandria di bisonti
galoppano impetuose
solcando l'immensa prateria
del cielo, sulle ali del vento
portando la pioggia di febbraio,
e tu ti senti piccolo e senza riparo
da questo interminabi

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   0 commenti     di: tabellina


Agosto 12

L'arsura sovrana mette in fuga
umori acquosi dalle cose
S'apre la zolla
ingiallisce la paglia
Le foglie penzolano da picciuoli smorzati
Quelle del fico ridono ancora
per quelle radici profonde
riserva di succo
L'arboreo soffre, anticipa il letargo
onde la vita trovi rifugio
Nel greto fugge infoibato il rivo acquoso
la rana s'infratta sotto la pietra
Attoniti ulivi paiono dominii a dife

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   1 commenti     di: Giuseppe Amato



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