Adulati dai saluti più cari
sorpresero le mante avvicinarsi
impreparati all'acqua e ai suoi fondali
s'appropriarono dei punti cardinali
Le prove che le corde liberarono
rappresentavano gli intenti
viscosità appiattite
dalla pressione liquida
con occhi senza orbite nel cranio
ma ultimi puntuti retinati
limiti di lunghe falangi
Io credo alla verità, disse uno
No, quella verità è
guardo intorno non c'e'nulla
guardo indietro non c'e'nulla
guardo il presente non c'e'nulla
guardo il passato traspare profondo inganno,
abitudine consolidata,
fermo il vuoto
fermo l'attimo che sprigiona aria persa
visibile il tempo che giunge sopra al tempo
non c'e' momento
non c'e' suono
non c'e'silenzio
c'e'spazio a coprire il mondo
Mi perdo il presente
nel silenzioso ricordo
di un pensiero lontanissimo.
C'erano stelle marine
sulla sabbia
nel deserto.
C'erano petali di sole
sospesi
nel tempo.
Salto da una nuvola all'altra
su cuscini e coltri
mie e non d'altri.
E il suono di questo vento
è lo stesso suono
dell'acqua sull'argento.
ti tramonta
tramortito
il sole
t'assilla
ti fa gli spaghetti
sui fornelli del cielo
il sole è solo
e inciampa fra le nuvole
e non ti dà retta
il sole che sorge
ad oriente
dove il cielo sta fermo
e ti osserva
senza dire
parolacce
Mefistofele il mefitico
male maledettamente metafisico
mi mantiene mentre mi muovo.
L'invidioso individuo inizia,
inaspettatamente industrioso,
inoltrando ioni indesiderati.
Mefistofele mi morde,
mentre mangiavo mestamente.
Maledetto mostro!
Idolatra incontrastato
io, innalzando ignobili
idoli.
Caotico caos corporale,
foglie follemente ferme.
Mondo, mio, ma mostruoso.
Temp
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