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Lucilio carissimo

Ti prego, Lucilio carissimo, fa la sola cosa che può renderti felice: distruggi e calpesta questi beni splendidi solo esteriormente, che uno ti promette o che speri da un altro; aspira al vero bene e godi del tuo. Ma che cosa è "il tuo"? Te stesso e la parte migliore di te. Anche il corpo, povera cosa, benché non se ne possa fare a meno, stimalo necessario più che importante; ci procura piaceri vani, di breve durata, di cui necessariamente ci pentiamo e che, se non li frena una grande moderazione, hanno un esito opposto. Questo dico: il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura; ma è difficile tenere una giusta misura in quello che si crede un bene: solo il desiderio, anche intenso, del vero bene è senza pericoli. Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino.

 


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3 commenti    

3 commenti:

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  • daniela il 04/10/2013 19:38
  • Donato Delfin8 il 14/09/2011 02:42
    eh già concordo con il Prof qui sotto
  • rosaria esposito il 13/05/2011 21:21
    Lucilio, a tutt'oggi.. non ti ha ancora ascoltato, o Seneca, maestro di vita!