Non ho mai visto un'arma che uccide senza un pazzo dietro a premere il grilletto, ho visto invece pazzi trasformare in armi anche gli oggetti più innocui. Il deficiente che ha uccisi i bambini nella scuola americana soffriva di "disordini della personalità". Andremo avanti così all'infinito?????
La filosofia torni ad essere la base fondamentale della educazione dei popoli e degli individui. La filosofia torni ad essere centrale, a far sgorgare acqua dalla fonte dell'origine, resuscitare la fiamma flebile e stanca all'ombra delle scienze normative. Qual è il migliore dei mondi possibili? Siam già stanchi e disidratati dei filoni marxisti ed esistenzialisti che incentivano il disincanto, grave inganno! Poiché essi imbrattano il concetto d'Uomo rinascimentale che io m'auguro diventi il maggiore fra gli individui dotati di senno e d'acume. Il giardino dei filosofi è inaridito del disincanto postmoderno, or bene quindi irrighiamolo! Svegliamo la coscienza umana, scuotiamola al sorgere del sole del sapere e dell'organizzazione d'una filosofia sistematica. Il migliore dei mondi possibili è l'auspicio dell'avvenire d'una nuova e totale filosofia umanistica e che pone il perno sul concetto dell'Uomo a tutto raggio. Il motore del mondo è la coscienza attiva che si consapevolizza della propria autorità sul mondo e lo fa e lo travolge. Che grande peccato è l'ignominioso e beffardo senso d'arresa al concetto di mondo intrasformabile. Io non mi brucio le mani a scrivere d'una parziale rivoluzione politica, io desidero con tutto il mio pensiero (ancora evolvendosi) la nascita d'una nuova filosofia, e d'altronde di una nuova ideologia, non fregandomi, del resto, d'utilizzare espressioni politicamente corrette e meschine e mascherate. Io non voglio un carnevale baccano, io m'auguro una filosofia che disciplini il bene pubblico e che salvi il concetto di <<collettività storiche>> dal riduzionismo sterile a <<gruppo di individui.>> Il migliore dei mondi possibili è il mondo retto da una solida base di filosofia ben impostata.
Mary decise di frequentare quella scuola di ballo; era rimasta sola e non voleva rinchiudersi in casa e morire lentamente nell'anima, così sarebbe stata per un paio di ore in mezzo agli altri, chissà, forse si sarebbe distratta e non avrebbe pensato più al suo ex. La maestra di ballo le affiancò un tipo strano, Alfredo, timido ma già molto esperto di balli, certo a livello amatoriale ma non aveva importanza, Mary non aveva velleità artistiche, voleva solo trascorrere il tempo senza pensare;
In poco tempo il corpo di Mary, già perfetto, si adeguò ai ritmi del ballo, Mary fece grandi progressi e i suoi movimenti ora erano sensuali e sciolti, il suo nuovo cavaliere la vide trasformarsi; il suo nuovo cavaliere tra un ballo, una pausa e una bevanda le stava plagiando la mente.
Alfredo il timido, forse non era tanto timido ma mentre era un attento cavaliere, diventava all'improvviso dispotico, scostante; Mary non aveva capito ancora che tipo fosse; ma aveva deciso di divertirsi e che il cuore dei maschi non l'avrebbe più ferita; non si sarebbe più innamorata; ma lei era già innamorata e non lo sapeva ancora.
Il suo cavaliere aveva cominciato con un semplice elogio, poi le aveva ripetuto fino alla paranoia che le voleva bene fino a che anche lei era arrivata a dichiarare la stessa cosa. E ora se ne rendeva conto, lui le aveva fatto il lavaggio del cervello, l'aveva condizionata al punto tale che lei ormai parlava come lui, ma forse, lei, era come lui, aveva bisogno di quell'uomo, così fuori dalla norma, così desideroso di averla e a lei piaceva.
Si le piaceva quel cavaliere così scostante, la faceva sentire importante, unica, amata. Comunque sia, lei aveva capito il gioco del suo cavaliere. Pensò che non era tanto innamorata in fin dei conti, si ora forse lei stava cercando uno suo scopo nella vita e.. decise di usare il suo bel cavaliere.
Lo assecondò in quei suoi capricci, lei era sola, non le poteva certo far male un po' di sesso, sì, d'accor
Cara amica,
è così vorresti annunciare la conclusione di ogni tua attività creativa; sei stanca della scrittura, sei stufa di un mondo virtuale che non corrisponde alle tue alte aspirazioni.
Mi scrivi di voler smettere di partecipare a qualsiasi litblogs e a tutti i social forum del globo per almeno vent'anni; non ne puoi più dello stile imperante del narcisismo minimalista e dello spirito ridotto in ogni post a quantità: il numero delle visualizzazioni, la cifra abnorme delle scopate e delle liti, la serie infinita di frasi monche e di periodi zoppi e pieni di refusi ortografici e sgrammaticature. Per non parlare dell'impoverimento del linguaggio, ridotto a quattordici caratteri e devastato da svarioni grafici assurdi e da una mancanza assoluta d'originalità e di pensiero.
E inoltre, gli editori rifiutano i tuoi scritti non cestinandoli, ma riempiendoli di falsi elogi per poi succhiarti il midollo con richieste esorbitanti di denaro.
Tanto per cominciare, cara amica, non fare annunci, fanno solo ridere, e se ti rendi ridicola senza averlo davvero voluto con una prosa umoristica, vuol dire che non sei amica di te stessa.
Vedi, ho sempre pensato che noi scriviamo e creiamo per non subire passivamente la vita, ma non è il creare (e lo scrivere) il primo scopo nella vita.
Per me è diventare amico di me stesso e vivere una buona vita, o comunque accettare, acconsentire alla vita.
Un ottimo scrittore insegna senza prediche al proprio lettore a distaccarsi da lui.
Non bisogna mai fidarsi degli scrittori come persone, ma solo delle loro opere.
E le loro opere vanno considerate ricordando sempre che la vita conta più di ogni opera, siano esse quelle dei nostri autori preferiti, siano le nostre.
Pertanto ricordati sempre che prima di scrivere devi salvarti la pelle. E guarda, ti dico questo mostrandoti la mia via, la mia soluzione, la mia applicazione, e bada bene alla sottolineatura, non la via, non la soluzione, non l'applicazione suprema. Ti present
Integrazione presuppone compatibilità oppure superficialità oppure interessi comuni.
Islam è abbastanza compatibile con Cattolicesimo: in fondo il Dio unico è lo stesso, salvo alcuni fraintendimenti; i modelli sociali sono compatibili, anche se quello cattolico si è venuto progressivamente allontanando, dal medioevo in poi, dal tipo di società "tradizionale" propugnata da Maometto.
Islam non è compatibile con i valori laici della rivoluzione francese.
Islam è compatibile, invece, con gli affari che la République Française fa con l'Arabia Saudita e altri Paesi che adottano l'Islam a modello sociale rigido e indiscutibile.
Esclusa quindi la compatibilità, restano superficialità o gli interessi comuni.
Della prima c'è abbondanza, e questa abbondanza continua a farci credere nella convivenza multireligiosa e multiculturale.
Dei secondi, gli interessi comuni, ce n'è abbastanza per costituire prove e puntelli agli esiti della superficialità.
Ogni tanto, però, come stavolta a Parigi, la verità sostanziale spunta come un iceberg e gli uomini di potere si affrettano a coprirla con manifestazioni magniloquenti. La base dell'iceberg, quella della Nigeria e della Siria per intenderci, è abbastanza lontana da poter consentire la continuazione degli affari, all'insegna della sovrana superficialità che è madre dei buoni propositi di pace sociale (con annessi buoni affari, beninteso).
La Storia, che come tutte le storie importanti deve essere scritta con la “S” maiuscola, ha inizio nell’era dei tempi ma, se una “fiction” oggi vuole avere una minima possibilità di successo o almeno, di attenzione, deve avere un punto di aggancio con un avvenimento attuale che possa richiamare l’attenzione dei disattenti lettori.
Possiamo quindi ora definire i tre punti focali su cui è articolato questo racconto: ciò che successe in Palestina circa 2000 anni fa; ciò che succede oggi nella stessa area ed infine una foto sbiadita, color seppia, con scritte quasi illeggibili e raffigurante una persona, vestita da carovaniere egiziano, con sullo sfondo le Piramidi di El-Giza.
Tutti sanno cosa successe a Nazareth 2000 anni fa, nacque Gesù: questo avvenimento è stato tra i più significativi nella storia umana ed è più o meno accettato da tutte le religioni monoteiste; tutti noi siamo cresciuti e siamo stati educati a credere a questa storia, per cui non c’è bisogno di ulteriori aggiornamenti. Devo aggiungere che lo sviluppo della tecnica, oggi, ha consentito di confermare ciò che prima era accettato solo come dogma di Fede.
In quest’ultimo secolo, che è stato forse tra i più orrendi della storia umana, è stato toccato il fondo: le guerre coloniali, la prima guerra mondiale, il fascismo, il nazismo, Mathausen, Auschwitz, la seconda guerra mondiale, la bomba atomica, il comunismo, la guerra in Corea, quella in Vietnam, in Cambogia, la rivoluzione cinese, le guerre arabo-israeliane, le rivoluzioni in Sud America, i genocidi in Africa, in Bosnia, nel Kossovo, in Cecenia,. Milioni di morti, assassinati, bombardati, affamati. Perché? Può una ideologia, anche la più atea, materialista, possessiva e intransigente, programmare lo sterminio di un popolo? Forse molti si saranno chiesti chi sta dietro a tutto ciò; le forze del male, i terroristi, governanti senza scrupoli, i fabbricanti di armi, i trafficanti di droga o forse è l’indole
In riferimento adesso alla reincarnazione dell'anima di Platone, il merito di tanto è soprattutto di mio padre che lassù, dopo prematura dipartita, in veste di governatore della terra mi ha concesso questa somma onorificenza filosofica.
L'incarico di governatore, naturalmente, l'ha ricevuto per divina volontà, dopo esser stato inviato quaggiù in terra come angelo (chiamato Raffaele) sotto mentite spoglie per capire dal vivo i mali che affliggono il mondo.
Il suo responso fu che le guerre iniziano proprio in famiglia per squallide questioni ereditarie e mio padre per questo motivo, dopo essersi prodigato inutilmente per fratelli, sorelle e cognati, preferì riprendere le vie del cielo in modo da trasmettere da lassù le sue direttive per migliorare il mondo.
A tal uopo necessitava una persona di sua fiducia quaggiù pronto a collaborare, meglio se avesse saputo mettere anche per iscritto queste sue direttive morali, e quale persona avrebbe potuto assolvere meglio questo delicato compito se non il suo prediletto primogenito.
E così se in terra questo benedetto angelo era stato la principale causa della mia insonnia per i suoi notturni sfoghi familiari seduto ai piedi del mio letto, ora anche da lassù continua a tormentarmi di notte con queste sue scritture morali non concedendomi mai tregua altro che insonnia!
Le voci da lassù, infatti, non sempre giungono chiare e bisogna prestare molta attenzione per scrivere cose difficili in modo chiaro e intelligibile alla portata di tutti. E la mia tormentata mente, già presa da mille pensieri tra malati e giochi, spesso va in tilt e perde in lucidità.
Comunque sempre meglio lo stress mentale che il vuoto depressivo, in cui precipitai dopo l'abbandono dei miei figli, quando fu proprio l'anima di Platone ed il suo amore a ridarmi la vita.
In veste di novello pensatore mi ritrovai, infatti, in piena filosofia a comprendere il significato vero della vita dalla cellula primordiale (pensiero, amore e coscienza)
La pagina riporta i titoli delle opere presenti nella categoria Attualità.