username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Racconti di attualità

Pagine: 1234... ultimatutte

Non ci resta che... Renzi (la promessa vincente)!

Berlusconi mi ha scartato (bunga bunga), Fini è naufragato (suocera e cognato), Grillo mi ha ignorato e allora, da scrittore di morale e pilota dell'anima, sponsorizzo Renzi passando così, in volo pindarico, da destra a sinistra dopo il centrodestra!
Tutto questo mi era già capitato in campo calcistico dove dalla destra (imprendibile ala) ero passato al centro (irrefrenabile centravanti di movimento) per finire, in tarda età, sulla sinistra (ispirata mezzala di rifinitura).
Adesso, però, è tempo di appendere le scarpette al fatidico chiodo e puntare tutto (da incallito giocatore perdente!)... su Matteo Renzi, promessa politica vincente dopo la protesta (Grillo) e la proposta (Bersani), e almeno una volta vorrei vincere anch'io!
Dal momento che in campo politico non c'è nessun programma vincente e nessun leader onnipotente (Silvio a parte!), è tempo che destra, sinistra e centro si consorzino a difesa, soprattutto, dei poveri, dei deboli e degli omosessuali (diritti paritari con l'unione sentimentale!), per fare sì che l'Italia, da sgangherata barchetta in balia delle onde, diventi la novella arca di Noè per traghettare il mondo intero nell'era della pace e della luce.
Da qui potrebbe avere inizio, finalmente, l'era spirituale (grazie anche all'avvento di Papa Francesco) secondo la profezia 21/12/2012 Maya rivelata a Maiello che, nottetempo, scrive il bene (amore) per leggere il bello (alla luce della coscienza) e credere il Verbo agli occhi della fede (cultura eccelsa).
Di giorno, invece, da medico di famiglia cerco di ridare il sorriso (la luce dell'anima) all'ammalato nel buio della malattia, curandolo con ironia e riducendo in versi la terapia!
Concludo con un consiglio fraterno per Grillo (per far valere le mie ragioni divento più esagitato di lui!) che adesso, con l'MS5 a rappresentare una buona parte degli italiani, deve smetterla di inveire e demolire ma dialogare per costruire questa benedetta novella arca Italia che sia foriera di luce

[continua a leggere...]



Gli albori della vita (5a parte)

La materia, è bene metterselo in testa o nella zucca (per chi non ce l'ha), ha le ore contate (al pari della materia grigia che ci fa ragionare a scopo egoistico) con l'era spirituale che sta per iniziare, allorquando l'intelletto (checché ne dica Hegel e la sua ragione) ci insegnerà ad amare con appena due regole basilari: il rispetto reciproco (rispettando gli altri si ha il rispetto di tutti) e l'amore fraterno e filiale paritari da non differenziare per questioni materiali, altrimenti le guerre iniziano già in famiglia per un'arida zolla di terra da dividere.
Per arrivare a tanto, ad onor del vero, devo convincere ancora qualche mio familiare, che non concepisce (per legami terreni) le mie scritture etiche e non capisce (per vincoli materiali) le mie poesie morali, quando invece è tempo che la ragione egoistica (sistema nervoso/cervello) ceda il passo all'intelletto altruistico (sistema spirituale/anima) lungo quell'intricato percorso neuropsichico (neurone/pensiero/verità) che dal buio della materia conduce all'amore, luce della verità... verum scire est scire per causas (Aristotele), di causa in causa si scopre l'amore e si ascende alla luce della verità (Maiello).

Proprio al fine di educare (per insegnare ad amare... non terra terra!) da tempo scrivo libri di morale (mi costano un occhio della fronte) che regalo ad assistiti, amici e familiari, mentre loro a Natale regalano (a caro prezzo) le banalità che scrive Vespa a scopo di lucro e non certo istruttivo, ed a breve ce lo ritroveremo in tutte le trasmissioni televisive a pubblicizzare il suo solito libro natalizio...

caro Vespa, varietà color bruno,
di porta in porta ronzante tra tanti libri,
sei un continuo fastidio per le orecchie,
non bello alla vista e, ahimè,
la tua puntura può esser letale.
Dacci oggi un po' di pace
e concediti pure tu tanta pace.
Della televisione fai casa e bottega
e mi hai spinto a scrivere sull'anima
per rigenerarla dalle tue vessazioni
al modico co

[continua a leggere...]



Le piccole iniziative salveranno il mondo

Non può esistere una visione globale.
La cultura è il frutto dell'interazione dell'uomo con un luogo preciso della terra. La cultura non è unificabile e non è esportabile, altrimenti non sarebbe cultura.
Dopo seimila anni di storia dai faraoni ai giorni nostri dovremmo iniziare a capire che un ordine mondiale unico non è praticabile. Il rischio è che spesso accettiamo in modo acritico le regole dettate dai grandi poteri finanziari. Le economie emergenti (io le chiamerei emergenti schiavitù) fanno del male a tutti e al mondo. Sono le diversità che ci uniscono. Nell'attuale cultura occidentale dove il denaro è divenuto un despota assoluto, ogni cosa fatta anche con le migliori intenzioni viene inquinata. Mi è rimasta la fiducia nelle piccole iniziative e nella loro energia contagiosa.

   7 commenti     di: rea pasquale


Autobus

Non c'è mai stata questa ressa, non a quest'ora.
Siamo accalcati uno sopra l'altro e gli odori si mescolano sopra le nostre teste appannando i finestrini. La vecchia accanto a me ha il timore che qualcuno possa infilarle la mano nella borsetta, le si legge negli occhi. Ha il viso stanco, l'espressione tirata e il profumo della lacca per i capelli è l'unico che riesco a distinguere. È una donna dolce, lo sento ma la vita spesso fa soffrire. Due ragazzi si tengono per mano. Lui sorride in continuazione per un motivo che non posso comprendere. Lei ha lo sguardo perso e la stella di David al collo, i capelli lisci, lunghissimi, puliti. Sono gli unici ad essere felici di star tanto appiccicati.
C'è un papà che sgrida il figlio che non vuole smettere di frignare con gli occhi severi al limite della pazienza. L'amore si presenta in tutte le sue forme, anche in pochi metri d'autobus.
Alzo lo sguardo e vedo un gruppetto di ragazzini con la cartella. Hanno la divisa della scuola in fondo al viale. Per loro il viaggio è sempre troppo corto, farebbero a meno della maestra stamattina.
L'autista frena bruscamente per non tamponare. I ragazzini si divertono e la vecchia si appoggia per non cadere proprio al braccio dell'uomo di cui pareva non fidarsi. È un tipo trasandato, uomo di strada, solo, senza casa forse. I dieci minuti al riparo per lui sono lunghissimi. Lo aiutano a rilassarsi, a riscaldarsi, a sentirsi protetto, accettato, in mezzo alla gente.
Il resto delle persone, passeggeri, io non riesco ad inquadrarli. Sono visi normali, di tutti i giorni; uomini che vanno a lavorare, donne con la busta della spesa, famiglie con la valigia che prenderanno probabilmente la coincidenza per l'aeroporto.
È il solito lunedì. C'è solo un po’ più di gente.
Io mi faccio esplodere.

   4 commenti     di: Andrea Testa


Il Cinema di Scola

Crudo come in "Brutti sporchi e cattivi", quando ancora c'erano le baracche anche a Livorno, senza andare tanto lontano, metaforico come ne "La serata più bella della mia vita", divertente in "Hostaria!" ed amarissimo in "Come una regina" ne "I nuovi mostri".
Perfetto come "Una giornata particolare", rivisto pochi giorni fa, verboso ne " La terrazza", storico ne "La famiglia"... e per ogni film un posto da ricordare, un cinema perso lasciato ad un bowling o ad un grande magazzino.
E poi vedere con tuo figlio il passaggio tra il bianco e nero e il colore, bello e nostalgico, in "C'eravamo tanto amati" scoprendo che la magia è rimasta intatta.

Centodieci cinematografico



Elsa

Ventisette annni, non molto bella e un po' goffa.
Sognava la casetta, un marito e dei bambini.
Atélier Airolds... punto d'incontro per il bel mondo,
per le belle donne e per i gossip.
La maggior parte del personale era costituito da graziose ragazze,
per lo più, ex modelle, che scese dalla passerella, dovevano pur vivere.

"Guarda la sarta, sembra un pesce fuor d'acqua, bisognerebbe mandarla via."
"No, la poverina dovrebbe lavorare in piscina, sai gli... splash."
"Meglio se andasse a pascolare, quello è il suo mondo."
"Ma, su, dai, è una brava sarta e poi deve pur vivere."
"Cara mia, la classe è classe, mica è acqua, o te la inventi?"
A volte, accade che per autostima, ci si burla dei meno fortunati.
Ligia ai suoi compiti, Elsa tratteneva il magone.

Oscar, scapolo brillante e legittimo rampollo degli Airolds,
amava i suoi laboratori ed essendo giovane amava, anche, andare a caccia.
Le prede solea scegliersele tra le più belle, visto che poi, modelle e
impiegate gareggiavano in disponibilità.
Fasci di fiori, cenette a lume di candela e incontri ravvicinati
allietavano la sua passione... per la ginnastica.

Lo scontro con Elsa avvenne all'angolo del reparto Nuove Collezioni
e il suo finire a gambe levate strappò alla donna un sorriso di scuse.
Rialzatosi, Oscar, rispose con uguale sorriso e da vero signore le fece
recapitare un fascio di rose rosse e un invito a cena in un ristorantino.
Rien à faire, Elsa rifiutò il fascio di rose rosse e l'invito a cena.
Non sapeva che il rifiuto, a volte, irrita le altrui mire.

"Costi quel che costi, non gliela farò passare liscia,
ne va del mio buon nome, ha detto di no, benissimo,
vediamo un po' come va a finire?"
Oscar era fatto così e invece di lasciar perdere, come il buonsenso e
la logica suggerivano, ne fece una questione personale.
Un martellamento continuo, ma con risultati deludenti.
"È bellino, ma non voglio avventure, ci tengo alla mia dignità".
Anche Elsa era

[continua a leggere...]

   11 commenti     di: oissela


Distretto Di Polizia (Invenzione) Parte 3

Mauro spalancò le finestre e spostò le grandi tende, facendo intravedere il sole: "Forza, è ora di alzarsi!" Ripetè a Roberto che ancora dormiva sotto le lenzuola. Ma Roberto alzò la testa e appena capì che era la voce del suo amico Mauro, rimise la testa giù e ritornò al suo adorato cuscino. "Altri dieci minuti... dai..." - "Robè è tardi! Prima che ti frego il bagno, ti conviene andare, di corsa. Sennò mi sa che non lo rivedi più" Mauro sorrise e iniziò a preparasi. Roberto si alzò dal letto, ma sembrava come se dormisse ancora in piedi. Fece fatica a camminare. Erano le 8. 30, dovevano essere al distretto già dalle 8. 10... Roberto indossò una camicia e, svelto come un orologio, infilò i pantaloni. "Pronto!" urlò a Mauro con un velo di allegria. "Sì... e la colazione?" Chiese Mauro aspettandolo. "Non la faccio... è troppo tardi, il commissario ci aspetta. La colazione se la mangierà qualcun'altro." - "Ma come qualcun'altro? Ci ho messo tanto amore nel farla!" - "Sarà per un'altra volta Maurè, andiamo!"... Finì la frase chiudendo la porta e andando al Distretto. Ira era già lì, appena vide arrivare in un mostruoso ritardo Mauro e Roberto, disse in tono curioso: "Ben alzati!" - "Non ci far caso... è lui che è lento! Toh... guarda: ancora sbadiglia" Rispose Mauro facendo osservare il comportamento di Roberto. "Si può comprendere... poi io non sto messo meglio di Roberto: Stanotte si sentivano le urla dei miei vicini, quindi figuratevi come posso sentirmi io in questo momento!" Raccontò Ira...''Siamo sullo stesso piano allora'' rispose Roberto ascoltando la storia dei vicini. "I vicini sono come le suocere: Devono sempre rompere le..." Mauro arrivò a metà frase e si fermò appena in tempo quando vide arrivare il Commissario. "Buongiorno!" Ripeterono in coro Ira, Mauro e Roberto, ridendo per la quasi-figura che stava per fare. "Buongiorno a tutti! Ira, con me." - "Va bene Commissario" rispose con un sorriso. Mauro e Roberto invece andar

[continua a leggere...]

   2 commenti     di: Martina Di Toro



Pagine: 1234... ultimatutte



Cerca tra le opere

La pagina riporta i titoli delle opere presenti nella categoria Attualità.