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Loro non sanno

Loro non sanno.
Io sono chiuso in una stanza con cuscini alle pareti per questo.
Perchè loro non sanno, ma io sì.
Racconto a voce alta la follia che sarà ai muri imbottiti. Questo gli permetterà di credermi ancora più pazzo, ma non importa: è stanotte.
Psicosi paranoide mistica, so cosa vuol dire, non sono un analfabeta.
Il paziente manifesta convinzioni assurde.
Il paziente è da considerarsi pericoloso, per se stesso nonchè per gli altri.
Psicosi paranoide mistica è la loro diagnosi.
Perchè loro non sanno, ma io sì.
Il paziente - io - è scompensato ed è spesso preda di deliri mistici che sono causa di severe crisi di?
Panico? Era panico che diceva? Sì, lo era. Dopotutto è davvero, indiscutibilmente, panico il mio. E sarà anche il loro, a breve.
Sarà condizione naturale tra poco. E la sofferenza sarà la nuova valuta quando arriverà. Perchè Sofferenza è Suo nome.
Ma loro non sanno.
Ed era tutto scritto, su libri e pergamene; se ci sono arrivato io poteva arrivarci chiunque. Non ho fatto altro che il mio lavoro di archeologo, leggere volumi antichi, tradurre e ricercare.
È scritto che il suo segno, fatto di una illusione di stelle, farà comparsa nel cielo.
È scritto che arriverà da Dentro, non con sigilli che si infrangono o con la stella Assenzio come recitano le menzogne della bibbia. Uscirà dalle persone, dall'incommensurabile abisso comune che ci portiamo dentro. Poichè Egli è il Dentro, l'Abominio Scellerato, la Piaga Negli Occhi.
È scritto che alla Sua comparsa il fratello ucciderà il fratello e le madri divoreranno la carne cruda dei propri figli.
La follia sarà il suo sguardo, morte regaleranno le sue mani e nel darci sofferenze immani, è scritto che riderà di pura gioia.
La mia cella imbottita ha una finestra verso la notte. Vedo già fuori, nel cielo, le sette stelle che avvisano dell'imminente venuta. Arriverà e sarà puntuale in questa che è la Νύχτα θα είναι η τελευταία, "la Notte che sarà l'Ultima". L'aria odora di cera calda, proprio come era scritto.
Dalla porta sento risate di scherno. Vi sento! Si prendono gioco di me e dei miei deliri.
Perchè loro non sanno, ma io sì.
Figlierà. Prenderà le nostre donne e figlierà. Abomini squarceranno i loro lombi in poche ore dal concepimento. Esseri dalla forma senza logica, corpi talmente deformi da non essere neppure corpi. Saranno l'opposto di ogni concettualità di bellezza, saranno l'Assenza di amore.
Lo sento, tutti lo sentono e tra poco sapranno anche loro.
A breve, senza dolore, lacrime nere scenderanno copiose dai nostri occhi come in una orribile malattia sconosciuta. È dai nostri occhi che verrà fuori, è i nostri occhi che lascerà privi di luce.
Le nostre stelle sono già sparite, rimangono solo le sue, più luminose della luna piena. Ora so che il sole non sorgerà mai più: questa è l'ultima notte.
Si sono spente le risate di fuori, adesso ci sono grida e basta.
Già da un po sento il mio volto bagnato, ma ho troppa paura a guardare.

 

l'autore Francesco // ha riportato queste note sull'opera

Racconto ispirato chiaramente all'autore H. P. Lovecraft


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4 commenti:

  • Etienne il 18/05/2015 08:08
    Mi è piaciuto davvero tanto questo racconto, complimenti!
  • Giulio il 05/02/2014 11:20
    davvero fico! forti i dialoghi che si fa il pazzo!
  • Francesco // il 11/09/2011 18:44
    Grazie, l'horror non è proprio il mio genere d'azione XD Ne leggo molto, ma non ho mai scritto nulla prima di questo. È successo che ho trovato per caso su youtube una canzoncina inquietante ispirata alla cosmogonia lovecraftiana chiamata "Carol of the old ones" e mi è venuta d'un tratto una idea
  • Francesco Pisano il 11/09/2011 11:06
    Rappresentare la follia in un racconto di dimensioni contenute è qualcosa di estremamente difficile. Ma ci sei riuscito piuttosto bene. Secondo me devi solo alleggerire un po' la parte centrale. Complimenti comunque

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