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Una pianta (Racco-e-sia)

Guardando una ragazza che scrive parte anche la mia di fantasia e subito sul cellulare stampo le prime lettere e immagino tutto ciò che è possibile, i suoi pensieri, i miei, e si crea una corrispondenza, una virtuale intesa che nulla crea, nulla distrugge, costruisce però un'armonia, una contagiosa malattia che nella scrittura si traduce. Ed è questa pratica impopolare, questa forma di comunicare, il gustoso frutto che produce, magia, parole, esperienze e conclusioni, che offrono un buono spunto per iniziare a pensare. È una pianta inusuale, al quanto rara, ma dentro di me coltiva un fiore, la memoria, il ragionamento, sono questi i suoi petali miracolosi, è questa l'essenza che mi impedisce di essere risucchiato dalla massa. È una pianta che necessita solo di essere annaffiata, niente di più, in cambio offre un dono, quello di custodire la propria individualità.

 

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2 commenti:

  • Mauro Moscone il 13/10/2011 07:49
    pensiero e carne non sono disgiunti: nella comunicazione appassionata tutto si fonde, bel testo bravo
  • Diego TURATTO il 11/10/2011 12:36
    Profondo e inconsueto. Molto originale e diretto. Piaciuto

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