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La donna del mare

"L'amore è come un fuoco. Non si può mai smettere di amare, è una fiamma che ti brucia dentro, bisogna lasciarsi divorare". Pensava la donna seduta sulla sabbia, ferma ed immobile a fissare l'immensa vastità del mare. Aveva la pelle del viso chiara, quasi diafana; gli occhi colore del mare, per le troppe lacrime versate in silenzio, sembravano trasparenti. E i suoi capelli di seta fluivano leggeri mentre il vento li accarezzava. Ma era sempre solitaria e pensosa. I suoi pensieri di una disperazione da togliere il fiato. Aspettava qualcosa. O qualcuno.
Era quello un lembo di spiaggia deserto e silenzioso scandito solo dal volo di qualche gabbiano intento a sorvolare la spiaggia deserta... Immersa in quell'atmosfera irreale e nella più completa solitudine, la donna supplicava il mare di porre fine alla sua sofferenza. Un tempo era felice e innamorata, aveva tutto ciò che potesse desiderare, era la sposa di un uomo che l'amava più di ogni cosa. Ma gli dei erano stati invidiosi della sua felicità ed avevano ferito il suo cuore a morte: un malaugurato giorno infatti arrivò l'atroce notizia della morte dell'amato sposo inghiottito da una violenta tempesta in mare e allora lei si era disperata. Da quel giorno non aveva più nessuna voglia di vivere.
Ai crocicchi, le donne vestite di nero avevano uno sguardo cupo e triste e bisbigliavano sottovoce : "Povera figlia, è una pena per tutti noi!".
Un giorno, mentre la donna era immersa nei suoi pensieri, meditando sulla sventura del suo cuore, vide in lontananza un uomo con un panama bianco sulla testa. Camminava lentamente sulla sabbia bagnata. Non c'era alito di vento. La spiaggia era come sempre deserta e si stendeva monotonamente bianca e desolata. Il silenzio era rotto dalla voce dei gabbiani, ma anche quelli sembravano artefatti, come disegnati nel cielo sospesi in quel silenzio che lei aveva cercato con ostinazione. Il mare, come per un sortilegio, era piatto e fermo.
Quando fu vicino, si guardarono a lungo, senza parlare. La donna non fu sorpresa dell'arrivo dell'uomo. Sembrava attendesse il suo arrivo. L'uomo le disse che veniva da lontano. Aveva girato il mondo, era stato in terre lontane, aveva navigato in tanti mari ma ora aveva bisogno di riposare. E aveva deciso di fermarsi lì. Quante cose la donna avrebbe voluto dire a quell'uomo, voleva dirgli che lo aspettava ma sentiva che quell'uomo riusciva a leggerle dentro e sapeva molte cose su di lei. Lui riusciva ad intuire dai suoi occhi qualcosa di profondo che l'attanagliava come una nave in tempesta. Lei avrebbe voluto liberarsi di quel carico così pesante e lo guardava con intensità. Prese coraggio e gli disse: "È da tanto che vengo qui. Mi siedo e aspetto. Il mare conosce la mia sofferenza. La mia disperazione ed il mio dolore". Il cielo era strano, senza nuvole ma con un sole che andava e veniva, sembrava volesse piovere da un momento all'altro. Si era alzata una leggera brezza e un profumo intenso e violento aleggiava nell'aria. Lei parlava di quella sue giornate trascorse nella più completa solitudine. Dei suoi dolori e della sua angoscia. La donna non chiese lui chi fosse. Il sole stava tramontando. Ma lui stava lì, fissava il mare senza parlare. Sul suo viso una leggera tristezza, come se insieme al sole che se ne stava andando, anche la sua luce si stava spegnendo. Ad un tratto lui si alzò e disse: "Dobbiamo andar via". Lei comprese che l'ora che attendeva da tanto tempo era giunta e fu pervasa da una nuova inverosimile serenità. Lei, che ogni giorno si sedeva sulla spiaggia deserta e, guardando l'orizzonte lontano, supplicava il mare affinché il suo cuore smettesse di sanguinare. Dal giorno della scomparsa del suo amato, la donna infatti aveva smarrito se stessa e, con il cuore spezzato e l'anima perduta, non aveva fatto altro che implorare il mare affinché la prendesse con sé. Le sue suppliche erano state così esaudite.

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8 commenti:

  • Angel Bruna il 13/11/2011 15:51
    l'amore purtroppo fa anche commettere gesti estremi ed irreversibili. grazie davvero!
  • Anonimo il 13/11/2011 14:24
    bellissimo racconto... l'amore a volte ti porta anche a questo mi sono commossa... molto intenso brava angel complimenti
  • Angel Bruna il 01/11/2011 16:57
    grazie Giacomo, apprezzo molto il tuo commento!
  • Anonimo il 01/11/2011 06:53
    Una favola che mi ricorda un fatto reale: una donna che tutte le mattine cammina spedita per andare su una strada molto battuta da macchine e camion dove il suo uomo, credo fossero fidanzati, è stato travolto e ucciso. Molti temono che prima o poi voglia anche lei fare un gesto insano per ricongiungersi al suo amore... brava, anche ben scritta. ciaociao
  • Angel Bruna il 31/10/2011 17:05
    Grazie, l'amore non sempre è felicità. Quando arreca tanto dolore può portare addirittura alla follia.
  • Dilaila Bella il 31/10/2011 16:59
    Piena di malinconia ma ricca di sentimento...è l'espressione del vero amore perduto e mai dimenticato che la porta alla liberazione quando l'avvolgono le tenebre del buio. Complimenti, molto bella!
  • Angel Bruna il 31/10/2011 16:20
    Sono contenta che hai apprezzato! Grz per il commento!
  • Anonimo il 31/10/2011 15:55
    molto triste... ma io amo le storie tristi... veramente bello... brava

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