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Non c'e' pace tra le fiamme

No, vede appuntato, la cosa è andata così. Sono andato al pub, quello nella piazza là del centro, con il televisore che lo puoi vedere anche all'aperto. Che distratto e sovrappensiero com' ero mica me lo ricordavo che era li'. Mi siedo a un tavolino di spalle al video e subito da dietro di me: "Si sposti, per favore, non vedono la partita!" Mi ha parlato direttamente il telecronista! Da non credere! Si, colui che stava per commentare l'incontro di calcio di cartello del campionato della serie A pum, della nostra fu nazione, si. Per reazione, di istinto mi è scappato un colpo leggero con il gomito verso il televisore, che ha oscillato, e purtoppo non è caduto. Sarebbe stato meglio. Il camerirere sull'entrata del locale si è avvicinato per chiedermi cosa volevo ordinare, e mi ha invitato a mantenere un contegno più educato nei confronti dei clienti e anche del televisore. Si sà, chi rompe paga. E sarebbe stato meglio lo avessi rotto quel televisore: il telecronista mi aveva palesemente provocato. Anche una signora italo-americana davanti a me mi ha fatto l'occhiolino come ad acconsentire al mio gesto. Il telecronista, stranamente, si e toccato il labbro leggermente ferito. Ma se è in televisione. E come fa a vedermi? Pensa a far la telecronaca, tu, così ti risparmi anche di peggio. Ho pensato. Mi ha guardato cupo. E ha continutao con la telecronaca, l'inquadratura delle squadre che salivano sul campo dagli spogliato, le formazioni, le tattiche.. e allora! Di partite di calcio non nè posso più, specialmente quelle che si giocano oggi. Solo forza fisica, velocità impressionante, e quanti interessi intorno. Insomma! Se avevo bevuto? Ancora no. Ah.. forse.. un grappino alle dieci questa mattina... un bicchier di vino verso mezzogiorno, a pranzo non ricordo, poi un'amara notizia dopo mangiato. E tutti che continuavano a guardare verso di me, che io volevo solo scrivere qualcosa sul mio taccuino. Meglio se fossi andato in biblioteca? E perché?


Ma lo sà che alcuni scrittori di fama internazionale, hanno dei luoghi riservati per scrivere i loro romanzi?. Sì c'è un americano che scrive all'interno di un aereoporto. No, non scrive orari di andata e ritorno, che mattacchione che è lei, non scrive orari scrive su mattoni di color giallo! Best sellers in tutto il mondo! Un po' pesi, però. Direttamente spediti dall'areoporto. Ma per tornare al fatto, prima che lei arrivasse sono transitati per accomodarsi ai tavoli degli ultras della Palombara, di Piripi'. Tutti tifosi con delle facce... grossi e muscolosi, che non eran potuti andare in trasferta perché volevan menar le mani non allo stadio ma in pienà città. Così, per far nuova esperienza. Sa un gruppo ultras di quelli composti da giovani, che non si era fatto ancora un nome: I polligans. Erano già sbrozi appena arrivati che hanno ordinato subito da bere. E come mi hanno visto di spalle davanti all'apparecchio, lo sa? Uno mi fischia e mi dice "A Mammolo! Smamma vai, che ci oscrui lo schermo, con le tue spalle a gruccia!" Non ho reagito, ho fatto finta di nulla. Ma è cominciato anche brusio continuo alle spalle. Ricordo ancora che nel girarmi ho visto un tifoso inquadrato dalla telecamera di teletuttostream, tifoso della Coccogallo di Parapà già agitato nel vedere ultras avversari dietro me. E mi spinge. Si! La sua mano esce dal video e mi da una spinta. Sono stato il pretesto, la scintilla, capisce? Esce muovendo le labbra ma muto che in quel momento i microfoni erano accesi dalla cabina di regia. E comincia a darmele di santa ragione. Il telecronista inquadrato, che intanto mi ritrovo già quindici ultras virtuali che mi scalciano su tutto il corpo, commenta: "Ecco, per colpa del solito impudente un gruppo di tifosi ultrà della Coccogallo enrùtrano nella raltà dal video per menare il malcapitato seduto al tavolo, che tra l'altro, come potete vedere, mi ha pure colpito al labbro! Da non credere! Con fare provocatorio, di spalle al video impedisce la visione della partita ai telespettatori".

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6 commenti:

  • Antonio Pani il 26/04/2012 23:07
    Uno scritto "vivo", gradevole e interessante, soprattutto per alcune idee davvero d'effetto. Un lavoro che "trasmette", nonostante un apprezzabile "freno" dovuto alla forma e ai ritmi, che si prestano a un'ulteriore rifinitura, se mi è permesso. Apprezzato; a rileggersi, ciao.
  • Anonimo il 06/11/2011 20:54
    Fantascientifico ma che tratta una grande realtà: attuale e geniale, come sempre, Raffaele!
  • Anonimo il 06/11/2011 19:37
    Io lo trovo, con rispetto parlando, disastroso dal punto di vista formale; salvabile per qualche spunto semantico.
  • Anonimo il 06/11/2011 17:57
    Gaffe... volevo dire Massimo Bianco... massimo Bruno è uno che fa gare di nuoto con me... ahahah... sono mezzo rimbambito. Chiedo scusa a Massimo Bianco, più che a te... ciaociao
  • Massimo Bianco il 06/11/2011 17:52
    La parte iniziale è un gioeiellino del surreale, nella fase centrale ci si perde un po' e ho faticato ad andare avanti nella lettura, però col finale, che fonde il surreale con il sociale aggiungendovi anche una trovata fantascientifica, il raccontino riprende quota e si fa apprezzare. Saluti
  • Anonimo il 06/11/2011 13:14
    Tu e massimo Bruno siete gli unici autori che scrivono cose fantascientifiche, con una base di realtà, che io leggo... bravo, bella fantasia. Te la invidio. ciaociao

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