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Loro, che poi siamo noi

Un debole respiro di luce attraverso la tapparella difettosa. Rumori indistinti, richiamo del vento. Silenzio. Profumo di schiuma, odore di donna, pulito. Respiri. Calore di corpi, strofinio di lenzuola spostate. Vapore. Carezze leggere, solletico, inesistenti pudori. Mani. Sorrisi nel buio, gemiti nel dormiveglia, a scacciar via una passata innocenza. Amore. Odore di passione, respiri affannosi, sussurri rochi nella stanza. Labbra. Baci di tulle. Abbracci di morbida seta.
Lei non riusciva a tenere gli occhi chiusi per più di dieci minuti. Continuava a guardare il buio, concentrata più che mai sul contatto con la sua pelle, sulla temperatura di quel corpo forte accanto al suo. Preoccupata, cercava di coprirlo con quel lenzuolo ingarbugliato, incastrato chissà come tra di loro. Un respiro più lungo degli altri, le labbra che si cercavano nella notte di quella piccola stanza.
Lui si addormentava un po', abbracciato alla sua piccola, in posizioni assurdamente scomode, ma che gli permettevano di sentirla fra le sue braccia, di avere la sua pelle legata alla propria. Cadeva momentaneamente nell'oblio, ma un suo minimo movimento lo riportava a quell'incredibile e dolce realtà. Erano lì, soli, senza occhi indiscreti a guardarli, senza il mondo esterno a spiare.
Senza limiti.
Lei, che lo ama con ogni sua cellula, che venderebbe l'anima al diavolo per potergli stare così vicino giorno e notte, gli posa la mano sul petto.
Lui, che la ama con ogni sua fibra, che le farebbe scudo con tutto se stesso per proteggerla e tenere intera la sua fragile anima, accarezza con dolcezza il suo seno.
Il buio è più denso, come il loro respiro affrettato. Non c'è quasi nulla a separarli dall'essere un tutto. Sono vicini, non solo col corpo. Si cercano, si trovano. Si sfiorano e sussurrano, un tacito accordo. Un semplice sì, un cenno. Ed è luce.
Si cercano ancora. Si trovano ancora. E si prendono.
Nessuna paura, né esitazione. Lei non si pentirà mai di tutto ciò, cascasse il mondo, sarà sempre immensamente felice che sia stato lui a prendere un pezzo di lei che non tornerà. Lei non riesce a spiegare a parole la luce che le brilla dentro, da quando c'è lui in quella sua informe vita. Lei, che dopo tante lacrime amare, riesce a sentire la felicità palpitarle nel corpo, come le ali di un piccolo colibrì.
Lui è lì, è con lei, sua e sua soltanto. Lui l'ama. Lui vuole vederle il sorriso negli occhi. Lui che non tollera di averla lontana. Lui che la fa sentire una dea.
Loro due, in quella stupida stanza, che ora contiene un segreto. Loro, che hanno scoperto qualcosa insieme.
Lei. Lui. Loro.
Loro, che poi siamo noi. Ti amo.

 

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4 commenti:

  • Anonimo il 27/04/2012 18:44
    Voi, che forse avete avuto la fortuna di vivere un bel briciolo d'istante. Cosa importa cosa si è perso, cosa ha portato? Poco, anzi nulla. Credo che la parte per te più forte sia nelle ultime due parole che hai scritto. Bastano quelle a farsene fregare di quello che sarà, perché i ricordi potrai comunque riviverli ancora, e ancora
  • *Sunflower* il 08/11/2011 22:20
    grazie dell'apprezzamento, questa riflessione è un parte molto importante di me
  • Anonimo il 08/11/2011 19:52
    molto musicale e pervasivo, apprezzato
  • Ada Piras il 08/11/2011 19:05
    Tenero e passionale... molto bello Ramona.. un segreto.

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