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Capacità umane, pulsioni emotive e gestione delle masse

Premessa
Questa sintesi di osservazioni e pensieri è rivolta alla comprensione dei nostri tempi e dell'atteggiamento assunto dalle persone, in quella che potrebbe essere definita "la crisi senza fine".
Non dimenticando l'indubbio peso che rivestono attualmente le questioni economico - monetarie, lo scritto vuole raccontare e mettere in relazione tre aspetti che attengono, essenzialmente, alla natura umana e che paiono assai poco distanti l'uno dall'altro.
Il tentativo è quello di "unire i puntini" per scoprire il disegno nascosto che, spesso, non lo è più di tanto.

Tre temi e tre domande

Il primo argomento riguarda le capacità e potenzialità del cervello e del corpo umano, le quali sono costantemente in fase di studio, catalogazione e approfondimento scientifico.

La mole di lavoro svolta, le pubblicazioni e la sperimentazione inerenti alle "possibilità" della nostra mente, è semplicemente sconfinata.

Suscitano particolare attenzione, gli studi e gli esperimenti che si occupano della capacità di precognizione/presentimento, che alcuni scienziati hanno definito essere "patrimonio comune della razza umana".

La questione riveste particolare importanza, soprattutto se si considera che un uomo sensibile, attento, istruito e consapevole dei propri "mezzi", è più difficile da "amministrare".

Il secondo tema è quello che vede il macro mondo dei mass media impegnato in un incessante bombardamento, fatto di notizie e rappresentazioni grafico - televisive intrise di violenza, sesso e messaggi subliminali.

Il terzo aspetto attiene alla "gestione delle masse".

È il secondo argomento, tuttavia, a "ispirare" gli interrogativi che seguono:
- Perché negli ultimi anni i media ci "impegnano", in modo assillante e ben più che evidente, con immagini e richiami violenti, oltre che di natura sessuale?
- Come mai, soprattutto in rete, la maggior parte di trattazioni e approfondimenti (scientifici e non), "ci raccontano" della costante presenza di messaggi subliminali caratterizzati da sesso e violenza?
- E perché, sovente, tali messaggi sono destinati ai "più piccoli"?

Riflessioni e risposte

Partendo dalla consolidata certezza che "cuore e ragione" sono nemici giurati, è possibile tentare di legare qualche "filo pendente", così da provare a dare delle risposte.

Sia concesso, inoltre, di rilevare che il confitto fra emozioni e intelletto rappresenta uno degli elementi essenziali del concetto di dualismo, che permea e caratterizza da sempre l'esistenza umana.

Preliminarmente occorre anche cercare di capire se qualcuno abbia già tracciato, e continui a tracciare, buona parte del cammino di vita che tutti noi percorriamo.

A giudicare dal fatto che ora, come millenni fa, siano in pochi a stare bene e dominare, mentre sono in tanti quelli che "soffrono" e sono dominati (chi più chi meno), si direbbe che le cose non siano mai cambiate davvero e, soprattutto, che ciò non sia esattamente dovuto al caso.

Molte sono le conoscenze che ci sfuggono, tuttavia è ragionevole credere che "l'animale uomo" sia gestibile in modo ottimale se la sua intelligenza e le sue capacità istintive sono "offuscate" e represse.

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 10/01/2014 08:48
    Interessante saggio.
    Credo che il fatto di volerci distrarre a tutti i costi sia un modo per reprimere l'impulso naturale dell'uomo a fare la guerra. Tv, videogiochi, sesso e violenza simulata fanno da contraltare alla mancanza di violenza a disposizione di tutti (non che non ve ne sia abbastanza, ma potrebbe essere peggio!). Naturalmente, purtroppo, lo scopo non è certo quello etico di salvare generazioni di persone, ma il solito, quello stesso delle guerre... fare soldi!
    Chi muove le fila di tutto sta bene attento a non smascherarsi e continua a arricchire. Anno dopo anno, generazione dopo generazione.
    Complimenti per le riflessioni e a presto.

4 commenti:

  • Antonio Pani il 24/01/2014 09:49
    Grazie del tuo passaggio Alessandro.
    Purtroppo io credo invece che il propinare violenza in ogni modo possibile serva come "allenamento", per renderci insensibili e/o abituati al dolore che ci si pone dinanzia agli occhi quotidianamente. I più giovani, per esempio, cercano spesso (e trovano ad hoc) sangue e lotta nei videogiochi, senza rendersi conto di essere impegnati in un "pericoloso allenamento della mente".
    Come dici giustamente tu, è tutto finalizzato ad arricchirsi con la guerra.
  • Anonimo il 16/04/2012 20:18
    intanto mi complimento con te... con la promessa di commentare al più presto questo saggio con la dovuta attenzione... già il titolo racchiude abbastanza materiale per poter commentare a presto promesso un abbraccio
  • Antonio Pani il 06/01/2012 21:43
    Ciao Silvia, mi fa piacere che lo abbia trovato interessante.
    "... la rivisitazione di ciò che accade...", come dici tu, è un grande principio ispiratore, lo definirei "il timone dei nostri tempi". Grazie per la tua attenzione, a rileggersi presto, ciao.
  • silvia leuzzi il 05/01/2012 23:36
    Interessante questo tuo lavoro Antonio, ho cominciato anch'io a ragionare su questi temi etico/politici perchè il nostro tempo ci imone una rivisitazione su tutto quanto accade. A breve condividerò qualche scritto e ho piacere se vorrai leggerlo e commentarlo insieme ci potrà aiutare a dipanare questa matassa confusa

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