Occhi di lago, bocca di fragola, corpo di donna.
Morbido e forte, da stringere, toccare, mordere.
Questo pensano, tutti.
Lo pensano subito, senza nemmeno chiedersi quale sia il mio nome.
Non si curano dei miei pensieri, dei miei sogni, nessuno vuole sapere se sotto questi capelli castani c'è una persona che ragiona.
Ci pensano solo dopo, dopo aver capito che non ci sto, che non possono avermi.
Ogni amico che ho avrebbe voluto portarmi nel letto.
A volte vorrei non essere così, vorrei essere come tante altre, anonima, per poter vivere tranquilla, senza rischiare ad ogni passo di rovinare tutto, di far cadere qualcuno in una rete che non sapevo di aver teso.
Soprattutto se a quel qualcuno tengo particolarmente.
Come te.
Sei arrivato per caso nella mia vita, e pensavo di esserti antipatica, con quel tuo modo di fare assurdo mi stavi allontanando, ma ti ho capito e mi sono avvicinata.
Troppo.
Ti capisco come tu capisci me, stesso carattere in due persone totalmente diverse, e la rete si è tesa da sola, per te, che l'hai vista e ti ci sei buttato dentro.
Ne hai tesa una per me, ieri sera.
L'ho vista e mi ci sono buttata dentro, chiedendoti il permesso.
Ora non mi parli più.