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La libellula Libe

La libellula Libe gironzolava per giardini, stagni e prati a spettegolare. Arrivata al laghetto incontrò, a debita distanza, la ranocchia Nokia. Ciao Libe. Sto organizzando un risottino con le rane, vieni anche tu? Non posso cra cra. Ma tu non aspetti il principe che ti baci e ti trasformi in principessa? Vorrei tanto ma poi il bagnetto nello stagno, lo farò ancora? Libe la lasciò così nei suoi dubbi. Più in là, un altro amico. Ciao Grillo parlante come ci si barcamena in sto prato? Sono preoccupato per Geppetto. Ha un'amante e tanti grilli per la testa, mi sento trascurato. Dai Grillo non esser grullo vicino al grande faggio ce una gara di salto in alto va a divertirti. Gironzola e gironzola eccoti la Libe all'alveare. Hei Apecar come ti butta? Oggi ho il broncio. A portar melassa tutto il giorno su nei magazzini non ne posso piu'. Vorrei essere la regina o Berlusconi. Andiamo al bar ti offro un bel bicchiere di miele. Scusa di cose dolci non ne posso più. Preferisco un amaro Lucano. Hei ma tutti si lamentano sentiamo cosa mi dice la Coci la coccinella. Un librar di ali a rincorrere la Coci. Hei rossa e nera anche tu pensierosa? Libe vo di fretta ce l'estetista che mi aspetta. Sai non ne posso pi? di sti punti neri. Ho finalmente uno contento, era Bruc il millepiedi. Sei smagliante cosa hai fatto? Non vedi ho le scarpine nuove son partite le svendite. E tu che mi leggi corri ai grandi magazzini sono gli ultimi giorni.

 

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