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Tacchi a spillo

Ci sono cose che ci rendono unici: qualche anomalia del carattere, una stranezza, modi di fare insoliti.

Penso di averne una bella collezione di tali stranezze, come personale bagaglio, e non mi son mai fatta problemi in merito anzi, ne sono sempre andata fiera.

Quando le mie coetanee giocavano con le bambole io amavo starmene nel pollaio, tra conigli e galline; allevavo insetti e girini con isterico orrore di mia sorella e preferivo la compagnia di un bel libro in cima al vecchio pero del nonno al clamore della città poco lontana.

Crescendo vedevo le mie compagne di scuola atteggiarsi a donne fatte, inguainate in abitini succinti o vestiti all'ultima moda. Flirtavano allegramente con i maschietti padroneggiando giochi di sguardi e mossette tipicamente femminili, mentre io avrei voluto invece imparare a giocare a calcio, tennis, e tanti altri sport.

Unica concessione: portavo una treccia lunghissima, un bel pezzo sotto la vita, ma forse anche questa era un'anomalia dal momento che la frase " Andiamo dal parrucchiere" e " Andiamo dal dentista" avevano per me la stessa preoccupante valenza. In tempi di minigonne ascellari portavo con disinvoltura ampie e allegre gonne alla caviglia su un bel paio di stivali texani e il trucco un optional di cui si può tranquillamente fare a meno.

Col tempo ho addolcito un poco la mia posizione, anche perché ci sono cose a cui nessuna donna può resistere, nemmeno una con un passato da maschiaccio come me, lo confesso... avete indovinato? Le scarpe!

Come non ammettere che sono il piacere proibito, l'essenza della femminilità, al di là della loro comodità, o meno. Perché una bella calzatura non è un semplice mezzo adeguato all'uso, anzi, spesso sono una mostruosa tortura; forme assurde, scomodissime e più son alte e più ci fanno impazzire!
Ecco, questa estate stavo tranquillamente andando per i fatti miei quando da un'anonima vetrina mi sentii attratta come dal canto di sirena per un paio di sandali che stavano lì in bella mostra, in attesa di prender vita abbracciando un piede femminile con la loro sensualità.

Non era un paio di sandali comodi e rassicuranti come una vecchia auto familiare no, piuttosto una specie di Ferrari della calzatura: lacci sottili fino alla caviglia e un tacco vertiginoso in argento, a stiletto, il più aggressivo!
Entrai, giusto per vederli da vicino e farci un giro, pensando che tanto una prova non costa nulla.

Di lì a poco uscii dal negozio con una scatola di scarpe in più e il portafoglio alleggerito del suo vile contenuto ma una volta a casa, come da copione, nascosi il misfatto in fondo all'armadio.

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1 recensioni:

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  • clem ros il 19/12/2011 13:24
    Devo dirti che lo trovo simpaticissimo, uno scorcio di una realtà vera, che descrive fedelmente quello che rappresenta un modo di essere: semplicemente donna. Ai voglia a dire maschiacci, ai voglia a dire trecce, galline e quant'altro, l'ormone femminile è ormone... nulla di più.

11 commenti:

  • gina il 27/01/2012 10:00
    Ah ah! Dai Maurihuis, facci un racconto sull'episodio dei jeans, ancora nessun maschietto ha raccolto a sfida di descrivere le vs fisse con ironia...
  • mauri huis il 27/01/2012 09:28
    Bel racconto, scritto bene e piacevole da leggere. Non mi dilungo, ha già scritto bene MTM, mi associo. Ps: non che i maschi siano immuni da ciò: ricordo una volta che piantai due o trecento $rebattini" in un paio di jeans. Poi pizzicavano da tutte le parti, ma vuoi mettere...
  • Anonimo il 02/01/2012 06:55
    gina, mi hai dato un'idea... prima o poi ci provo. ciaociao... ma io non posso scriverlo nel mio dialetto austro ungaruco... se nò te gà capeset denter nigott... ahahah... ciaociao
  • gina il 01/01/2012 21:02
    Giacomo
    Dai tocca a te sui maschietti... fammi schiantà te dalle risate!
  • gina il 01/01/2012 21:00
    Mariateresa
    Ecchevvoichessiasuccesso! E un ti vanno affà il buffè al piano sopra, c'èrin delle scale di fèro cò li scalini à griglia... un ti dio pè scende vel che hò ammattito!! E po' la sera in pizzeria, il mi marito dice: amò, si và a piedi che tanto un'è mia lontano... see! Fallo te mezzo kilometro cò tacchi! Ma siccome il parcheggio un si trova mai ne' centro na bella passeggiata me la son dovuta fa eccome! Insomma, un mal di piedi ala fine...
    La prossima mostra, in ciabatte!!!
    Ah ah! Occhè, ti pare abbastanza gradevole e moderno il viareggino?
  • Anonimo il 01/01/2012 14:57
    gina... ho visto il commento di mariateresa, che condivido, e sono venuto pure a leggere il tuo..."ce ne sarebbe pure per i maschietti" dici... Forza, dai che mi fai schiantà... come dite voi toscani... ahahah... ciaociao
  • mariateresa morry il 01/01/2012 14:48
    Brava Gina, molto ben scritta, e scritta dal di dentro, come solo la psicologia femminile sa fare. Non solo ti destreggi con l'Italiano, che è moderno e gradevole nello stesso tempo, ma disponi di una non indifferente ironia. Ti sei descritta in un modo molto simile a me, in gioventù... ricordo che all'epoca misi le calze di nylon quando ero davvero off limits per età... la trecciona però l'ho portata anche io, e per molti anni... Però ci devi dire che cosa è successo per tutto il resto della serata, dall'alto dei tuoi 12 c. !!!
  • karen tognini il 20/12/2011 22:30
    Scritto con gran classe Gina... mi sa che anche te sei della mia serie... io con i tacchi non ci so propio camminare.. anche se li adoro... indosso alle altre!!!
  • gina il 20/12/2011 19:17
    Grazie, volevo prendere un po' in giro l'universo femminile, ma ce ne sarebbe anche per i maschietti di cose da dire... ah ah!
  • Anonimo il 20/12/2011 18:26
    bellissimo racconto... le donne sono sempre piacenti a qualsiasi età... complimenti Gina...
  • Anonimo il 19/12/2011 13:19
    Delizioso racconto sulla vanità femminile, che piace un sacco a noi maschietti... l'autore del brano, la nostra cara gina che si vuole nascondere dietro una sua presunta mascolinità, molto probabilmente è una di quelle signore di mezza età( anzi meno) molto piacenti e piaciose. Altrimenti, una racchia senza speranza di essere ammirata non si mette tacchi tanto vertiginosi... sandali poi.. e addirittura argentati... via, un applauso alla vostra femminilità, donne di tutte le età. ciaociao, piaciuto.

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