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Bella gioventù

Il bisturi recide la carne, scostando i lembi, con delicatezza,
li dischiude, come fiore al sopraggiungere del sole.
Lei, iridi rosse spaventate, scannerizza le immagini della stanza:
un tavolo, persone dai camici bianchi, luci così forti da accecare.
Poi voci, in quell'idioma sconosciuto, come antiche formule alchemiche.
Sguardi e parole su di lei, così carichi di attenzioni.
Ignota sensazione d'essere importante. Per una vita intera ne aveva conosciuto l'assenza; lasciò fluire le immagini:
oramai perse le tracce di lui... i figli sottratti... la fame... i sogni... le cose che finiscono, quelle che non saranno.
Verde erba, come dimenticare le corse gioiose assieme ai bambini?
Il monitor nella stanza restituisce suoni e immagini del cuore pulsante, li diffonde come musica in sottofondo; ritmo regolare, con improvvise accelerazioni.
Affonda la lama, fino a raggiungere gli organi interni.
Dolore da impazzire, che la costringe a estraniarsi dal proprio corpo.
Una volta le avevano raccontato che un animale, quando viene afferrato da un suo simile per essere divorato, come estrema difesa si arresta e sospende tutte le percezioni, il cervello blocca tutti i segnali dai recettori.
Quando infine collegano l'elettrodo, lei squittisce per l'ultima volta.
Finalmente il buio,
vasta notte
senza stelle.

 

l'autore Dino Borcas ha riportato queste note sull'opera

in: Dino Borcas - Esistenze (50 storie in forma poetica, accompagnate da illustrazioni dell'autore)- Lulu. com Editore, 2011
(il libro è presente anche in versione eBook)


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2 commenti:

  • Dino Borcas il 22/01/2012 17:42
    Qualcuno mi ha detto che non è chiaro il significato.
    E'la storia di un animale da laboratorio.
    Topi, come nella poesia di Benn...
  • Dino Borcas il 29/12/2011 23:50
    il titolo è preso in prestito da una poesia di Gottfried Benn

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