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Come fiori

C'era una volta una bambina innamorata del sole perchè aveva paura della notte. Fuggiva inseguita dagli incubi fino alla luce del giorno e lui era lì che l'aspettava per accoglierla nel suo abbraccio.
Poi si accorse che lui ogni tanto la tradiva ed al posto suo mandava la pioggia, la malinconia, il temporale. Si eclissava volubile e si nascondeva dietro le nuvole che rapiscono gli angeli e i palloncini ai bambini, li avvolgono dentro la loro ovatta e con il vento li spingono lontano nel mare del cielo da dove nessuno è mai tornato.
Ascoltava le storie in braccio alla vita, parlava di uomini che spesso tradiscono e vedeva già negli occhi degli animali la parte più buona che loro hanno dimenticato.
Perchè siamo tutti fiori nati dalla stessa pianta, ma alcuni a volte rinnegano le proprie radici, o si credono più belli di altri, senza accorgersi che siamo fatti degli stessi petali, destinati tutti prima o poi a sfiorire e che dipendiamo tutti dal sole dal vento del destino e dalle sue stagioni.
Percossi dal temporale, attraversati dal sole, baciati dalla pioggia, sferzati dal destino, fiori siamo e saremo a guardare quel cielo, prima che il vento ci stacchi dallo stelo.
Aspettando un giorno il sole e guardando il mare del cielo che aveva inghiottito tutti i suoi sogni, si ammalò di malinconia anche se per mascherarla indossava un sorriso.
Lo indossava uscendo di casa e chi non sapeva ascoltarla e badava solo all'apparenza si domandava perchè ridesse sempre, ma lei rideva sul lavoro, con tutti perchè sapeva che nessuno mai si sarebbe accorto preso solo da se stesso, fuggiamo tutti avvolti dentro una cappa di egoismo che diventa cinismo ma solo per difenderci.
Eppure basterebbe guardarsi intorno e vedere che tanti fiori ci somigliano e tanti fiori come noi hanno bisogno di cure e di acqua e di sole, basterebbe solo tendere l'orecchio ed ascoltare, così come bisbiglia il vento che riporta le storie da lontano, sono i ricordi dei fiori che piangono, che ridono che sono volati via dai rami e di quelli che hanno germogliato altrove, lontano chissà dove nessuno saprà mai.
Si mise allora a parlare con i suoi fogli, a confidare loro i suoi segreti, a raccontare le proprie gioie e le proprie infelicità, i propri desideri. Loro ascoltano anche se non rispondono mai, restano lì come fazzoletti di carta in attesa di tamponare le lacrime che escono timide o scoppiano improvvise o restano asciutte dentro il cuore.,, sono queste quelle che fanno più dolore.
Allora si mise a fare cose strane per vincere l'indifferenza, mangiava troppo o troppo poco, usciva spesso o per niente, e si era messa in testa di fermare il tempo, per raccontargli un po di sé, magari dentro una fotografia, ma lui muto non l'ascoltava mai e fuggiva via.
Eppure basterebbe andare oltre all'apparenza senza fermarsi alla prima impressione per scoprire che dietro... ci sono delle persone.
Quella bambina è amica mia... l'ascolto spesso.. appena posso, appena ho tempo e la libertà di poterlo fare, la notte non mi fa più paura spesso il giorno, quando arriva e mi viene a legare.
Le parlo di una fiaba che non è mai finita, un libro da scrivere sempre, da rileggere da capo la vita.
Il presente è un soffio, da prendere per mano, il futuro a volte fa paura, è un indovino con i suoi tarocchi e le sue previsioni, il passato porta consiglio da lontano
Timida apro quel cancello, piano per non fare rumore, foglie secche scricchiolano sotto il passo qui dove il silenzio riposa, dove il tempo sembra essersi fermato, dove tutto rivive da un passato, dove si fermano i treni, dove non servono ali, dove tutti tornano ad essere uguali.

 

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1 recensioni:

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  • Antonio Garganese il 04/09/2012 09:23
    Profonda ed accurata analisi di una persona, del suo pensare e della sua visione del mondo.
    I fogli servono ma qualcuno per parlare si trova sempre, non bisogna mai smettere di cercare.

2 commenti:

  • karen tognini il 09/01/2012 11:07
    Mi ha emozionata Laura... una bambina stupenda... strapiena di coraggio e amore...
  • Auro Lezzi il 30/12/2011 23:45
    La sto leggendo ora quella bimba.

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