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Vado a far benzina

Scendo dalla macchina, apro il tappo del serbatoio e mi lascio sorprendere da un risucchio d'aria: cruda metafora della mia condizione economica. Il self-sevice non ci pensa due volte a strapparmi via una banconota frutto di duro e umiliante lavoro precario. Infilo il bocchettone della pompa nella macchina e neanche il tempo di premere la leva dell'erogazione che è già tutto finito. Rimango un po' lì: e che diavolo... salviamo almeno le apparenze.
Rientro in macchina e giro la chiave per accende il quadrante. È il momento della verità: di quanto ruoterà l'indicatore della benzina?
Il ricordo corre subito ai tempi gloriosi di solo qualche anno fa. Mi sembrano ricordi splendidi innestati da uno scienziato bastardo per farmi del male. Non è che quello del far benzina sia mai stato un momento felice per me, ma almeno dopo aver arricchito lo Stato e qualche compagnia petrolifera c'era la soddisfazione nel vedere ruotare quell'indicatore. Spavaldo iniziava a passarsi tutte le tacchette. Sbattuta sotto una passava a un altra e poi una altra e una altra ancora e tan, tan, tan... proseguiva vigoroso e insaziabile. Era come vedere Rocco Siffredi a una festa di addio al nubilato. Io alla fine impugnavo il volante e sfidavo con lo sguardo sterminati chilometri d'asfalto, condannati a finire sotto le mie ruote. Il brivido "On the road" frustrava la mia schiena.
Ma adesso... Subito dopo che l'indicatore inizia a muoversi viene preso come da una stanchezza esistenziale e si accascia appena sopra la riserva. Resta là, insensibile al mio sguardo speranzoso. Quanta tristezza si può vivere oggi a un distributore.
Mi allaccio la cintura con l'entusiasmo con cui si mette il lutto al braccio. Il silenzio rotto dallo sfrecciare delle altre auto fa da fredda colonna sonora al mio ributtarmi mestamente in strada.

 

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9 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Bob di Twin Peaks il 08/02/2012 22:59
    Il testo descrive perfettamente il nuovo tipo di frustrazione che attanaglia i nostri portafogli, senza tralasciare il fatto di dare un'emozione al lettore, che in questo caso è "il sorriso"

9 commenti:

  • Ely xx il 11/10/2012 10:42
    Testo carino, ironico e purtroppo vero...
    Simpaticissima la frase e l'assonanza con Siffredi...
  • Anonimo il 13/02/2012 11:00
    bravo pepe la tua ironia, in questo caso, rispecchia una dura realta, ma la tua bravura nell'esposizione dei fatti è sempre gradevole alla lettura ti abbraccio...
  • mariateresa morry il 12/02/2012 18:17
    Ho trovato questo brano simpatico, intelligente, ben scritto con una vena di humor non indifferente per scrivere una realtà nella quale sguazza la maggior parte di noi... io a dire il vero sto già pensando di vendere la macchina.. anche perchè al serlf service spesso e volentieri mi spando la benzina sulla scarpe... hihihiii
  • Pepè il 10/02/2012 16:29
    Grazie Feernando, sono contento che ti sia piaciuto lo stile narrativo.
  • Pepè il 10/02/2012 16:25
    Grazie Massimo. E si... scrivo poco e di rado, dovrei applicarmi di più.
  • Fernando Piazza il 10/02/2012 14:34
    Simpatica e divertente la tua considerazione, giusta nella sua rappresentazione, che interessa le tasche di un po' tutti gli automobilisti ultimamente, prosciugati ulteriormente e continuamente, non solo nel serbatoio... come se non bastassero già tutti i buchi fatti finora alla cintura. Efficaci alcune battute, gustate particolarmente. Amara la realtà che ne vien fuori, eppure vera e desolante.
  • Massimo Bianco il 09/02/2012 21:15
    Mi è piaciuta questa tua breve riflessione/sfogo. Sai interessare il lettore (o almeno questo lettore) ed è un peccato che questi tuoi scritti appaiano così di rado. Ciao.
  • Pepè il 08/02/2012 20:00
    Grazie Giacomo, è un elaborato di una riflessione/sfogo che ho fatto quache giorno fa in un dannato disrtibutore.
  • Anonimo il 08/02/2012 19:53
    Fantastico, piaciutissimo. lo metto subito tra i preferiti. Un misto di ironia e di pura verità esistenziale unite in un riuscito connubio di frasi e pensieri. grande Pepè... ciaociao

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