C'era una volta un vento gelido, un bosco buio e desolato, un fiume straripante di acque ricoperte di lacrime, c'era una volta un albero spoglio, nudo, inerme e triste.
In questo bosco la vita era difficile, tortuose le vie da percorrere;
sorridere era un verbo poco usato, sconosciuto potrei dire.
Non piaceva questo termine al mio cuore che non conosceva la felicità. La notte i sogni vivevano in me, mi bruciavano il cuore, mi rubavano l'anima; il tempo passava, le lacrime si facevano sempre più vive in me e vincevano ogni mio segno di reazione...
Ero oramai vittima di un dolore più forte dei miei desideri.
Questo bosco però mi piaceva, vivevo in solitudine con i miei pianti, ascoltavo i rumori del vento gelido che frastornava le mie orecchie.
Il mio udito piangeva il suo nome, la mia bocca viveva un senso di vuoto, mancavano i baci di un amore in attesa di magia; i miei occhi umidi si nutrivano di salate gocce di pianti... Il mio sorriso invece si era nascosto nelle tasche dei miei cammini ed era troppo profondo per riuscire ad agguantare semplicemente con la punta delle dita quella voglia di sentirmi meglio.
Avevo un sorriso che adesso non trovavo, una forza che il mio cuore nascondeva...
Poi arrivò Lei, la mia Musa, il sorriso me lo ha donato con un semplice sguardo.
Era Lei che in un solo giorno mi cambiò il destino.
Il futuro lo vivrò con lei, adesso il mio cuore vive di più ed il sorriso è d'obbligo sul mio viso...
Il futuro con Lei sarà un cammino lungo e difficile ma con la forza dell'Amore supereremo le difficoltà;
il prossimo cammino ve lo scriverò in attesa di altri brividi d'amore.