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Come mi sfamo

Sai... a volte devo davvero prendermi una pausa. Come quando hai mangiato troppo e al solo sentire l'odore del cibo ti vien la nausea. È per questo che ho deciso di venirmene quì, per un po' di tempo, ad ammazzarmi di noia.
Faccio un po' di bagni, guardo i pescatori...
Li guardo... mentre faticano e sudano sotto i loro cappelli di paglia, sotto i loro vestiti bagnati che odorano di pesce. ... Osservo i pesci da vicino, così pieni, pieni di vita, mentre la perdono qui, dimenandosi inutilmente su questa sabbia chiara, a due passi dal loro mare.
Li guardo morire d'aria, mentre vecchie turiste cellulitiche calpestano questa stessa sabbia che sembra oro. Rimango qui, fino a quando non mi stufo del vento e del rumore del mare, fino a quando non sembra anche a me di morire qui, su questa sabbia. Fino a quando non ho di nuovo fame.
Mi chiedi come faccio a sfamarmi?... è semplice...

Arrivo in una città, prendo un albergo discreto, uno dove non vogliono sapere molto di te, basta che paghi il conto. Poi, me ne vado un poco in giro, mi guardo intorno. Guardandosi intorno si trova sempre qualcosa di interessante, se si sa guardare. L'ultima volta sono andato a Bangkok. Mi sono sistemato nel quartire cinese, una stamberga da poco, ma comoda e con la fermata del bus proprio davanti all'ingresso.
Di sera prendevo, e, in pochi minuti ero davanti all'Oriental, il più bell'albergo della città. Quello dove vanno i turisti dei viaggi organizzati.
Ci sono andato per diverse sere, a bere qualcosa e a studiare l'ambiente. Non ci ho messo molto, l'ho subito notata.
Era lì, da sola, annoiata. ...
L'ho sentita, mentre parlava con altri turisti, come lei. Raccontava che era il suo primoviaggio da sola, dopo il divorzio. Era magrolina, minuta, ma graziosa dopotutto, con quell'aria un po' sperduta. Avrei voluto studiarmela ancora un poco, godermi l'attesa, ma poi, all'improvviso, la voglia mi ha travolto.
Così, quando l'ho vista alzarsi dalla poltrona in vimini ed andare verso l'ascensore, mi sono avvicinato al suo fianco, ad aspettare. Ero vicinissimo, ne sentivo l'odore.
L'ascensore arriva, entriamo.
" a che piano? "
" all'ultimo " risposi.

Non persi tempo, appena le porte si chiusero tirai fuori il mio laccio di gomma.
Sono anni ormai che uso sempre lo stesso, lo so, dovrei cambiarlo, la gomma dopo un po' perde elasticità, ma io sono fatto così, mi affeziono alle mie cose, sono un sentimentale.

Bene, ti dicevo... Presi il laccio e glie lo attorcigliai attorno al collo. Lei si dimenò un poco, ma nemmeno poi molto. Mi misi dietro e, mentre stringevo il mio bel laccio intorno al suo collo bianco, la spinsi giù, mettendola in ginocchio. Le tirai su la maglietta per guardarle la schiena. Lei farfugliava qualcosa, gemeva, tossiva, ma tutto in maniera sommessa, quasi delicata, direi.

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 07/04/2012 09:16
    Una lettura molto interessante
    con spunti di vera.. paura..
    complimenti,

17 commenti:

  • vincent corbo il 26/06/2012 20:47
    Sconvolgente, vien da chiedersi... e se fosse la verità? Certo è un genere usato e abusato ma ciò che colpisce è la freddezza con la quale è stato scritto. Se fosse un video direi "buca lo schermo".
  • Anonimo il 21/06/2012 00:01
    Brutto, davvero brutto. Anzi, molto molto brutto. Ripugnante, squallido, vergognoso, rivoltante, indecente, laido, osceno, sconcio, disgustoso, immondo, orrendo!

    Suz
  • Bruno Briasco il 08/03/2012 18:28
    @ four s.= caro amico... perché castrarti tu? Ignora il tutto e vai avanti o capisce o sparisce... non ti sembra? Così è darla vinta al cattivo gusto. Un abbraccio
  • Anonimo il 08/03/2012 17:28
    Ahahahahah... che risate con questo racconto. Mi ricorda, l'autore, quei ragazzini che hanno frequentato l'oratorio fino a ieri e di punto in bianco, per sentirsi grandi, si mettono a bestemmiare.
    Certo, esiste anche la bestemmia... alla maniera toscana è un intercalare che può anche risultare non offensivo. Ma la seconda parte di questo brano è scadente, di poco gusto, volgare e, questo è un messaggio per l'autore, scritta anche peggio della prima che invece denota una certa padronanza della lingua. Certo che uno per scrivere sta roba deve avere tempo da buttare. Questo ho dedotto dalla spiacevole lettura e questo ho detto. Augh!!! saluti.
    P. S. dopo aver letto questa schifezza credo proprio che non pubblicherò più niente su questo sito.
  • mauri huis il 24/02/2012 00:10
    Facciamo così: cambia almeno il genere, che quello si può fare. Lo metti sotto horror o drammatico o qualche altro genere in cui uno capisca che cos'è a priori. Altrimenti a leggerlo vien sul serio da vomitare. Ma se cambi genere è meglio. Oppure accendi qualche tg, che c'è anche di peggio. Se accetti questi consigli benvenuto anche a te!
  • mariateresa morry il 21/02/2012 14:55
    Personalmente credo che sia tu a dover decidere se rimuovere il racconto o meno, qualora non lo facesse la redazione. Secondo me da questo episodio può nascere anche un motivo di riflessione in merito ai contenuti delle cose che scriviamo. Dici che hai messo un raccontino su internet " per condividere qualche cosa"... beh, devi ammettere che non hai offerto proprio un dessert!! ... Comunque mi farebbe piacere leggere da parte tua un'altra prova. Ciao
  • pier il 21/02/2012 14:39
    Per Alta marea:
    l'ho ambientato lì perchè io mi trovavo in Vietnam ed il signore mi disse che arrivava da Bangkok
  • pier il 21/02/2012 14:30
    mah, non so che dire... sono a casa, costretto da una fastidiosa influenza e così, tanto per gioco, mi dico " metto su internet un mio raccontino, così tanto per sentire qualche parere ", per condividere un qualcosa... Ho dato un'occhiata al sito ed ho visto che c'è anche un'area per racconti horror, così precedo alla pubblicazione. Non pensavo di scatenare tanto astio ( che francamente mi fa un po' sorridere ), così tanto da ricevere frasi sgradevoli dirette alla mia persona del tipo " fatti vedere da uno psicologo ". Ho scritto questo raccontino, così, tanto per far passare il tempo, mentre ero in vacanza, fantasticando su un signore, nostro vicino di spiaggia. Un tipo a dir poco inquietante. Immaginando un ipotetico dialogo in cui mi raccontasse qualcosa di lui.
    Nel racconto ho cercato di descrivere le cose dal punto di vista " suo ", non certo dal mio.
    Ecco, il mio scritto non è certo autobiografico ( ed anche mia moglie si augura che non lo sia, oltre me ).

    comunque, penso che gli amministratori, se ritengono che il racconto nn
    si colloca nel contesto del sito, saranno loro a toglierlo.
  • alta marea il 21/02/2012 14:26
    Versione corretta - Non mi allineo!!!, a me non ha fatto nessun effetto negativo, forse perchè sono troppo realista se lo hanno pubblicato vuol dire che il contenuto era pubblicabile per la redazione.
    Alla fine della prima pagina pensavo andasse sulla pedofilia, mi ha lasciato perplesso, uno va in Thailandia, per commettere un omicidio, per sfamarsi... troppo facile... era meglio che l'ambientavi in europa.. vuoi mettere il patos con riserva.
  • alta marea il 21/02/2012 13:59
    Non mi allineo!!!, a me non ha fatto nessun effetto negativo, forse perchè sono troppo realista se lo hanno pubblicato vuol dire che il contenuto era pubblicabile per la redazione.
    Alla fine della prima pagina pensavo andasse sulla pedofilia, mi ha lasciato perplesso, uno va in Thailandia, per commettere un omicidio, per sfamarsi... troppo facile... era meglio che l'ambiantassi in europa.. vuoi mettere il patos con riserva.
  • gina il 21/02/2012 13:56
    Scrivere è un dono, Hai in mano l'opportunità di comunicare pensieri e sensazioni positive o negative. Sai usare le parole, metterle in modo che scorrano fluide. Mi intristisce veramente che tu abbia scelto di usare questo dono per trasmettere un messaggio cosi degradante. È il tuo primo racconto, dimostraci che era solo un esperimento e che sai comunicare ben altro a chi ti legge!
  • mariateresa morry il 21/02/2012 13:00
    se posso vorrei dire anche io qualche cosa. Questo testo può disturbare e parecchio. Tuttavia mi permetto di dire che, anche se ci dà fastidio, esiste una letteratura noir del tipo di cui scrivo Pier, il quale, per altro mi ricorda qualche pagina di Ian McEwan ( non si esalti il Pier, ho detto mi ricorda e molto pallidamente). L'eros con la morte cruenta dell'altro è poi spesso esaltato da autori indiscussi sotto il profilo letterario come De Sade. Questo per dire che l'argomento esiste in letteratura. Ho voluto dire qualche cosa di diverso dagli altri utenti non per distinguermi, ed anzi concordo sulle reazioni, ma solo per dire che se è pur vero che ognuno ha il diritto di scrivere " di tutto ", dall'altro lato, se vuole, se lo pubblica da solo, oppure se si inserisce in una comunità di scrittori ( ancorchè amatoriali) deve anche saggiare in che tipo di contesto si colloca.
    Forse non mancano siti in cui il tuo racconto potrebbe anche essere accettato, qua credo di no.
  • Bruno Briasco il 21/02/2012 12:33
    Cosa mi meravighlia di più è la pubblicazione di questo schifo da parte della redazione. Ho visto che adesso sono ammessi annunci anche amorosi - forse si è sbagliato canale - ora questo "scandalo". Vogliamo tornare ad essere un sito serio o accettiamo tutto tanto per apparire?
    Un consiglio spassionato: fatti vedere da uno psicologo e cambia mestiere oltre che sito. Un augurio di bene.
  • Anonimo il 21/02/2012 12:01
    mi scusi ma cosa si aspetta con un inizio così???? non capisco... non ho parole è un insulto a chi si prodiga a scrivere sensazioni e sentimenti da trasmettere ai lettori di questo sito... sono d'accordo con l'amico Giacomo... mi creda depenni questo racconto... saluti
  • pier il 21/02/2012 09:44
    innanzitutto chiedo scusa, a te e ai frequentatori di questo sito. Non è mia intenzione turbare gli equilibri creandovi problemi, se ritenete che il mio scritto possa darne, toglietelo pure. Ho pubblicato questo raccontino per avere dei pareri, tu mi hai dato il tuo, che rispetto. Grazie l'attenzione che hai voluto darmi nel leggerlo.
  • Anonimo il 20/02/2012 19:33
    ...è che lo scritto adesso creerà un controllo su tutti i nostri... come quando ai vecchi tempi aspettavi sei giorni... io, personalmente, ho fatto una dura lotta con lo staff per far togliere la censura, la pre-visione dei testi... e adesso, torneremo indietro per colpa tua? bella genialata... come primo racconto potevi almeno sondare, no?
    hai scritto la prima mezza pagina in maniera eccellente... poi... vediamo come va a finire.
  • Anonimo il 20/02/2012 19:21
    Piergiorgio, vuoi un consiglio... cambia mestiere. Questo racconto fa schifo... oltretutto non è nemmeno scritto malissimo quindi ci si poteva aspettare qualcosa di meglio.
    ma tu, di tuo che valga qualcosa, non hai niente da raccontare... ahahah... conosco il tipo, devi sfogarti in qualche modo scrivendo cazzate... ma vaffa...
    P. S. mai avuto una reazione così in vita mia, con nessun esordiente... prova a chiederti perché... c'arrivi?

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