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Cosa vuoi che sia...

                COSA VUOI CHE SIA…
                È solo una storia…

Guardava verso un punto non ben definito, dove case e strade intrecciano forme difficili da discernere.
Lo spazio si deformava, il tempo no, uguale a scandire un’oggettività senza appello, da lui poco considerata, momentaneamente messa in second'ordine, sperando che l'istinto potesse infine conciliarsi con la ragione.
Il cellulare scarico, con lo schermo nero che rifletteva il suo volto, lo isolava, più di quanto già non lo fosse. Sospeso a metà in un viaggio impossibile. Colto al volo.
-"Biglietto prego".-
-"Si, un attimo".-
Lungo un secolo, dov'è? Lì, nel solito posto, in tasca, non s'è mosso, lui.
E fuori da un vetro scende la sera, mentre in scia il buio avanza e davanti un sereno che più scuro non può essere. Quando ormai il sole è una spenta fotografia,
flash opaco d’immagini verosimili, lo stop.
Arrivato. Dove doveva già essere. Un arrivo che sà ancora di partenza,
la testa ancora in viaggio, mentre la strada riporta alla sua origine.

-"Scusate" -... Cosi, per iniziare. Una semplice parola che vien da sè mentre
pensiero e stanchezza fanno tutt'uno.
-"Allora?...".- A casa cercano una risposta. Un motivo. Ma sono tanti, più o meno grandi, le cause; un’unica aspirazione, ora tremante in un tempo di cui non si conosce l'unità di misura.
Ma c'è da…c'è da andare, di nuovo, semplicemente andare, nessun viaggio.
Chiude la porta, che pesa di responsabilità e il cui rumore sa di giudizio.

Una carreggiata poco trafficata, trenta chilometri non familiari, un cartello silenzioso. Dopo due curve, destra e sinistra, il paese sembra accoglierti.
Novità che continua, e lentamente, trova una posizione.
L’insegna sfocata del locale. Due righe blu sull’asfalto, un motore che si spegne e
la canzone dell’estate come sottofondo. Destinazione raggiunta.
Lui non c'è, ma non tarda, lui. Compare, espressione a metà.

-“Ciao Andrea…. scusa".-
-"Figurati" " rispose egli, uscendo dal bar, dando una risposta da vero Amico.

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5 commenti:

  • sara rota il 20/11/2007 17:29
    Non mi convince, mi spiace.
  • Luca Grazioli il 22/01/2007 14:53
    bella l'associazione della rosa... bravo!
  • Duccio Monfardini il 18/01/2007 01:35
    complimenti. sei bravo davvero, o almeno così dimostri in questo racconto che scorre via veloce, con passaggi di grande intensità.

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