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A seguito del suicidio di Ada F. ( seconda parte)

Il secondo uomo, raggiunto dall'avviso del notaio Barberis, si chiamava Pietro Fanti ed era toscano. Di circa 50 anni, non molto alto, aveva una testa di capelli ricci e morbidi, in parte già grigi. Gestiva un negozio di articoli da regalo nella bella cittadina di M****. Quel mattino il postino passò con la solita fretta e allungò , dalla porta del negozio, la busta bianca della raccomandata.
Vedendovi stampigliato un timbro notarile, Fanti si rabbuiò. L'anno precedente aveva avuto un alterco con un cugino per la questione di una piccola eredità , che s'era aperta proprio nella provincia dalla quale proveniva la lettera del notaio. Egli pensò subito che il cugino si fosse mosso per via legale e il pensiero bastò ad infastidirlo. Tant'è che decise di non aprire subito la busta e la ripose in un borsello. Purtroppo la lettera rimase dimenticata fino a sera inoltrata. Fanti se ne accorse al momento di ricondurre la macchina in garage, cercando le chiavi. Sentì la carta della busta, rovistando nel borsello e la trasse. Seduto nella vettura, sotto la luce di un lampione, lesse la lettera del notaio, trovandola indecifrabile. " Sta a vedere che mi tocca fare un viaggio di trecento chilometri solo per ritirare una carta - si disse pensoso - che cosa potrà mai essere?... domani telefono a questo notaio e mi fo spiegare.. vediamo se posso evitare un viaggio".
Ma all'indomani, chiamato il notaio, l'uomo ricevette dal medesimo una risposta cortese ma ferma: niente da fare, non si poteva spedire nemmeno con tutte le cautele del caso, nemmeno per corriere. C'erano state ferme disposizioni di consegnare a mano.
A Fanti non restò che confermare al dottor Barberis. che si sarebbe recato al suo studio al più presto, il tempo per liberarsi di qualche incombente ed affrontare un viaggio che, tra andata e ritorno, era di oltre seicento chilometri.
La città del notaio la conosceva bene, il Fanti. Era la stessa città di Ada, della quale egli era stato l'amante fino l'anno prima.
Questa coincidenza lo infastidì un poco.. che c'entrasse una qualche pretesa di Ada, a tanto tempo di distanza dacchè s'erano lasciati?
Fanti decise che si sarebbe recato dal notaio di lì a tre giorni, approfittando che la moglie andava ospite da suoi parenti. Con la moglie lontano da casa, era per lui più semplice organizzare questa trasferta, senza dover dare tante spiegazioni.
Tuttavia nei giorni che mancavano fino al giorno stabilito, Fanti si sentì assai nervoso. Aveva anzi pensato di telefonare ad Ada, di cui conservava il numero telefonico, per chiederle se per caso dipendesse da lei l'intervento di quel notaio e che quindi, in caso di risposta affermativa, gli dicesse una buona volta che cosa andasse cercando dopo che s'erano lasciati. O meglio: che lui l'aveva lasciata.
Questo ragionamento ipotetico arrovellava l'uomo. A volte ne era convinto, a volte respingeva il pensiero: se la ricordava Ada, quel suo carattere un poco ombroso ma mite, con lui sicuramente buona. No, non era tipo Ada da preparargli trappole. Fanti se ne convinceva per un paio di ore, ma dopo un poco alla mente gli affiorava l'altra idea, maligna, e non riusciva a ricacciarla.

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5 commenti:

  • Massimo Bianco il 22/04/2012 09:42
    Bene, la curiosità di sapere cosa è riportato nelle lettere c'è.
    Certo ti spei presa un grosso rischio a dividere in tante puntate, mentre la gente digerisce libri anche di mille pagine, anzi, lunghi vanno di moda, sul web in effetti è come dici tu, i lettori hanno fretta di sbrigarsela.
    Scolastico? Mah, se con scolastico s'intende non inventare nulla di particolare riguardo alla tecnica di scrittura, allora sono scolastico anch'io e mi va bene così. Ciao.
  • mariateresa morry il 19/04/2012 19:39
    Maurihuis.. la storia ha la cadenza che deve avere.. essendo curioso del finale, la vuoi veloce! E pure la " tacci" di scolastico. Oggi se non si consuma tutto in pochi momenti, non si è contenti, non si è più capaci di attendere. Invece il mio lavoro punta su questo. Le sensazioni dei protagonisti sono il fulcro della storia... comunque grazie dei commenti, a tutti!!
  • Anonimo il 19/04/2012 14:58
    Molto incuriosita dalla storia. I personaggi poi... ex marito gelido ed amante una volta amoroso ma raziocinante, un suicidio di mezzo. Termini " legali " perfetti ed ho notato che all'amante toscano fai dire " telefono e mi fo spiegare... "! Quel " fo" basta a delinearne l'origine. Aspetto. Bello tenere in suspence così!
  • mauri huis il 18/04/2012 09:21
    Anch'io sono curioso di vedere il prosieguo di quest'ottima storia, solo vorrei una scrittura più veloce e un po' meno "scolastica", in alcuni punti. Credo che descrivere troppo alcune sensazioni dei protagonisti tolga qualcosa alla spontaneità e al dipanarsi della storia. Per il resto scritto bene come al solito. Rimango in attesa e buon lavoro.
  • Nunzio Campanelli il 17/04/2012 17:09
    Ripeto il concetto espresso in occasione del mio commento alla prima parte, pur dovendo necessariamente pagare un leggero calo d'attenzione dovuto al fatto di essere una parte interlocutoria. Complimenti.

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