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Pulp-eggiando il Giallo, cap. 1

Ore 5. 00 In Fellatio-city


-Ehi, pensi davvero che possa aiutarmi? Son disperata. Non riesco più a vivere... cioè, è una situazione davvero molto delicata.
-Tranquilla. È il migliore nel settore dell'investigazione privata e, se pagato bene, risolve anche i casi più strambi. È anche uno psicologo, mi sembra. Una volta nonna aveva problemi con un demone che le infilava il mattarello su per il retto. Bè, cara mia ora non si fa più vedere!-
-L'importante è che non mi prenda per pazza. Ho già una nominata orrenda con tutti i dottori e psicologi della città.
-Vai tranquilla. Parlane con lui. Fidati di me. Ma dimmi, come mai il tuo caso è così contorto?!
-Don Giorgio. Ti ricordi di lui?
-Certo che si. È morto tipo 10 anni fa. Era il parroco del S. Durazzo. Quindi? Cosa c'entra?!
-Ecco... riesce a possedermi... nel sonno.
-Ahahaha ma non dir cazzate, su!!!! Vuoi farmi credere che il fantasma di Don Giorgio ti molesta nel sonno?!
-Ecco, vedi? Ha parlato quello della nonna inculata dal mattarello! Ah, speriamo sia bravo sto tizio.


Ore 7. 00
Alan si era appena svegliato, era in mutande, e stava consumando la sua solita colazione: una caffettiera intera e tre sigarette. Ad un certo punto sentì bussare alla porta.
-Buongiorno.
-Salve... scusi lo stato pietoso in cui mi trovo. Entri pure, e si accomodi sul divano.
Il divano di Alan era sudicio, scucito e puzzolente. Ma a lui piaceva. Era stato tana di grandi battaglie quel divano. Era li che aveva avuto lo scontro finale con la grassona dell'Autogrill. Ed era lì che aveva concepito Greg, suo figlio ed aiutante. Sempre sul medesimo divano era solito leggere riviste porno e romanzi Horror, e star stravaccato a guardare la Tv. Ma torniamo alla nostra storia..
-Allora, chi le ha dato il mio indirizzo miss..
-Alice. Alice Marchetti. E il suo indirizzo mi è stato dato da Harry Hellis.
-A si, ricordo il caso di sua nonna.. poveretta, situazione davvero spiacevole. Pensi che non ha cagato per tre settimane.

-Mi spiace molto.
-Già, povera signora. Ma torniamo a lei. Qual è il suo problema?
-Ecco.. penso, anzi son quasi certa, d'esser posseduta nel sonno da un parroco defunto.
Alan sorseggiava il suo caffè, alternando tiri di sigaretta.

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 22/04/2012 15:37
    ahaha! Fellatio-city!! sto ancora ridendo!!!... ma sbaglio o questo non è la prima volta che lo posti?.. kmq spassosissimo e ben scritto!!!

4 commenti:

  • stella luce il 22/04/2012 10:33
    ... davvero interessante... per adesso, visto che siamo all'inizio, mi piace... aspetto di leggere il resto... ciaooo
  • Anonimo il 21/04/2012 20:33
    Bé, certo che una nonna, specie se molto anziana, può trovare giusto un demone che gl'infili il mattarello nel culo!
    Bravo... bravo, continua così!
  • giuseppe scaffidi il 21/04/2012 14:07
    a breve..
  • Anonimo il 21/04/2012 13:53
    ... Surreale quanto basta per farmi ridere a crepapelle! Simpatico e con i classici spunti da romanzi pulp-noir: un detective con una famiglia squagliata, un caso anomalo (molto anomalo...) da risolvere e, la ciliegina, presenze maniaco-paranormali. Aspetto il seguito!

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