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La Foresta delle Vagine Rotanti (parte 2)

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Oggi 26 marzo 2012

Scrivo da casa di una amica diciamo conoscente
solo un giorno fa non ne valutavo l'esistenza
giravo per la città e mi sono fermata ad un caffè
saranno state le 15:30 del pomeriggio
ci siamo capite subito le ho offerto il caffè ed un pezzo salato
(oggi ho trovato per terra trecento ventotto euro)
Ho istinto per queste cose e non parlo dei soldi
mi ha portato a casa sua saranno
state le 1730 ci siamo spogliate ed abbiamo fatto l'amore
è stato carino finché non sono cambiata purtroppo mi capita sempre più spesso e non riesco a fermare ne a rallentare la mutazione
si è trovata vicina il pene ed ha perso i sensi
così ne ho approfittato dato che già teneva acceso il computer per collegarmi e scrivere di questi giorni che sono mancata
Sabato ho incontrato un uomo
ovviamente ero uomo siamo stati in barca
poi abbiamo fatto sesso non è stato malvagio
ma insisteva per vedermi di nuovo ha insistito così tanto che si è offerto pure di pagarmi io sono sempre chiaro con chi incontro
per ovvie motivazioni preferisco una sera e via
una notte un pomeriggio pure una mattina ma poi addio a mai più rivederci
perché so che non capirebbero
non potrei tanto meno spiegare una delle mie particolarità
una volta ero tentata costui era un bravo ragazzo
io mi mostravo come donna e fu un caso raro
ma non facemmo niente solo parlammo
gli raccontai di un periodo brutto della mia vita che ero sempre solo
oppure sola dipende come cambiavo
la mia voglia d'amore era pur sempre sconfinata ma non trovavo nessuno
capace di coprire quel mio bisogno o forse ero io tiepidamente bloccata
o bloccato guardatela come volete gli raccontai ridendo
di quella volta che mi stavo masturbando in bagno
ero donna
chiusi gli occhi per qualche istante e tornai uomo
mi trovai in mano quel pene rigido che tanto detesto
quando sento e sono forzatamente donna l'erezione scomparve immediatamente come a dimostrare che non toccava a lui
ma il mio corpo delle volte non so veramente cosa fa
mi misi a ridere mentre glielo raccontavo
eravamo seduti ad un bar
io avevo trovato trentaquattro euro per terra

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Roberto Pellegrini il 06/05/2012 07:25
    Raccontarla è meglio di viverla... o viverla è meglio

3 commenti:

  • Anonimo il 04/05/2012 19:56
    Davvero intrigante il tuo racconto. Mi appassiona, ha il tono del diario, sembra una confessione, e perciò risulta tanto più realistico e verosimile! Molto interessante anche, perché offre innumerevoli spunti di riflessione: l'identità sessuale dell'anima e del corpo ad esempio. E poi le metamosfosi che più o meno visibilmente e consapevolmente si attuano in noi ogni giorno... Affascinante!! Bravo Dark! Attendo con il fiato sospeso il prosieguo.
  • stella luce il 01/05/2012 11:54
    che dire la tua vita...è piena di sorprese... chi di noi non muta continuamente il suo essere... forse certo non nel corpo e nel sesso... ma la nostra anima il nostro pensare credo sia un continuo mutare... bello leggerti
  • Evelyn Di Maio il 01/05/2012 11:43
    Una riflessione Inquietante a tratti, ma molto significativa. Da leggere tutta d'un fiato e i continui cambi di prospettiva sono una meraviglia, quel che sentiamo come un limite spesso diviene il nostro punto di forza...

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