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Amore malato

Alice aveva un fratello minore di tre anni, Elio, era una fanciulla chiusa, timida e succube della madre, la quale rimasta vedova anni fa giorno dopo giorno, riuscì a tessere una ragnatela affettiva attorno ai figli; Facendo in modo che non la lasciassero mai sola. Non era autoritaria, apparentemente non imponeva nulla, ma con quel suo modo mieloso e falsamente sdolcinato li teneva legati. Concedeva per avere la contropartita, ovvero poterli manipolare e controllarli. Faceva leva sul senso di colpa perché questi non prendessero iniziative e la briglia con cui erano legati veniva tirata ogni qualvolta si comportavano in modo scorretto... Almeno così credeva. Tra di loro c'era un rapporto oscuro, lei era morbosamente attaccata ai figli e loro succubi di un genitore egoista. Il fratello, fortuna per lui, era riuscito a laurearsi e a impiegarsi in una società importante di Milano, subiva la presenza della madre che gli proibiva di frequentare determinate persone, metteva sotto la lente di ingrandimento le ragazze con cui usciva scartandole tutte. Fortunatamente per Elio viveva per la maggior parte della giornata in mezzo alla gente e ad avere pensieri suoi, contrariamente alla sorella che non si era mai impegnata nella ricerca di un lavoro, viveva di rendita con l'eredità lasciatale dal padre. Un giorno le strade dei ragazzi si divisero, Anna rimase incinta( non si sa come sia riuscita ad avere una relazione con un ragazzo) e si sposò, Elio, eternamente fidanzato con una ragazza, non apprezzata dalla madre, rimase in casa ancora per anni, poi su insistenza della morosa si sposò anche lui. Al matrimonio non andò nessuno della famiglia e contrariamente a quello che la genitrice pensava tutto filò liscio. La sorella? le rimase molto legata, nonostante avesse una figlia e il marito, tutti i giorno passava dalla casa della mamma, uscivamo per alune ore per delle commissioni o semplicemente per passeggiare, poi ognuna tornava nella propria abitazione. Ancora ora che non ci abita più nessuno va nell'appartamento che era stato della sua famiglia, gira per le stanze, accarezza gli oggetti appartenuti alla mamma e piange... la vedono vagare per le strade del quartiere, magrissima, con gli occhi spenti e lo sguardo fisso nel vuoto, ogni tanto è accompagnata dal marito, ma sembra che abbia i pensieri persi nel nulla.

 

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3 commenti:

  • Aldo il 23/06/2014 17:44
    Quante ne ritroviamo, nelle famiglie di ogni dove, di donne tanto autoritarie quanto melense a cui preme soltanto (in buona fede e per costituzione caratteriale, comunque) di far valere, in ogni circostanza, le proprie esigenze psichiche, che non sanno fare a meno di ottenere vittorie su vittorie del proprio punto di vista. L'autoritarismo sta nel sottoporre chiunque al proprio egocentrismo trionfante. Nemo sine me.
  • maria grazia il 22/05/2012 00:20
    Scusa, nel ricopiarla ho cambiato il nome, grazie di avermelo fatto notare.
  • Anonimo il 22/05/2012 00:11
    C'è Alice con un fratello che si chiama Elio e la loro madre.
    Poi c'è Anna ed Enrico... E a questo punto io non ci capisco più niente! ***** Franco

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