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L'inspiegabile caso di Blue Berne (Parte 1)

Ammetto che mi divertiva molto quel ballo, i vestiti vaporosi delle signore ruotavano con grazia e candore attorno al mio pianoforte. Gli uomini in abito nero invece accompagnavano felicemente le danze, ridendo e alle volte, azzardando anche qualche esclamazione un po' "spinta".
Non so con esattezza cosa stessi suonando quella sera, le mie mani andavano allegramente dietro ai miei pensieri ed era facile comporre qualcosa di piacevole. "quella ragazza è davvero brava a suonare," pensava quella che probabilmente doveva essere la signorina più bramata dai giovani londinesi, un sorriso ironico si allargò subito sulle mie labbra, evidentemente mentiva.
Mi chiamo Blue Berne, nome che non ho mai apprezzato, sono da sempre una musicista e alcune voci sul mio conto mi raffigurano con un pianoforte sotto le dita già all'età di tre anni. La mia famiglia era piuttosto ricca ma sono sempre stata troppo fragile e saccente per entrare a far parte dell'alta società, mi limitai quindi a osservarla dall'alto del mio strumento e (se vogliamo esser poetici) a comandare le loro danze con il movimento delle mie mani.
Probabilmente, la mia grande abilità nel suonare è dettata soprattutto da un'altra abilità che nessuno conosce: Leggo nella mente delle persone. So che non è facile comprendere una simile realtà, ma vi posso giurare che sono in grado di leggere nei pensieri di chi ho intorno e comporre quindi qualcosa che sia affine alla sua testa.
<Blue Berne, vero?> Una voce maschile stava parlando alle mie spalle, non avevo alcuna voglia di voltarmi, risposi quindi senza fissare il mio interlocutore e concentrandomi interamente sulla mia musica.
io, scusatemi se non mi volto verso di voi.>
teressa sapere chi sono?> Ovviamente conoscevo già la sua identità, ma mi accorsi che dovevo conversare obbligatoriamente con una persona come lui.
Si mosse lentamente verso di me e avvicinò la sua bocca al mio orecchio.
Le mie mani tremarono per una frazione di secondo e una nota stonata comparve nella mia composizione liberando alcuni bisbigli sorpresi tra la folla. Recuperai la calma in breve tempo e il tutto tornò alla normalità, ma la mia anima, stava tremando a causa della vicinanza di quell'uomo.
ione.>
La sua calda voce passava sul mio collo e mi spaventava mortalmente, tuttavia, c'era qualcosa nel suo parlare che accendeva in me un fuoco violento e voluttuoso.
te di me?>
Senza nemmeno notarlo avevo terminato la mia composizione e i ballerini mi fissavano sorridenti ed entusiasti, grida di piacere e di gioia si levavano dalle loro bocche, tuttavia, ciò non mi risvegliò dall'estasi che quella persona stava causando in me.
te finito di suonare, ora seguitemi.> Senza attendere una risposta afferrò la mia mano e mi condusse fuori dalla stanza dove le folle attendevano una nuova musicista. Non so dire bene dove mi portò, la mia estasi era ormai totale, compresi di essere arrivata però quando una porta si chiuse alle mie spalle, lasciandomi in una stanza da letto completamente buia, in compagnia di Bing.

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1 commenti:

  • Grazia Denaro il 20/06/2012 14:33
    Un giallo Horror che si fa leggere anche se molto cruento. Apprezzato!