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Gente

Non c 'era nulla di particolare in quella metro che mi spingesse a guardare la gente e giudicarla e analizzarla Una giornata come le altre direi eppure strana C'era un signore seduto alla mia sinistra un tipo strano non so se fosse sposato ma aveva decisamente l'aria le porte si chiudevano e la metro ripartiva l'aria di essere soddisfatto nella vita E poi la voce che annunciava l'arrivo a San Pietro Ottaviano Ed un ragazzo davanti a me Il signore usciva lì E il ragazzo era sposato invece anche lui soddisfatto certo era strano con quegli occhiali e quei capelli Cipro lato destro ma ancora non ci siamo E poi aveva strani sandali Piaceva a lui Anche la ragazza al suo fianco ascoltava la musica era sicuramente una di quelle ex universitarie intelligenti e femministe tanta classe ma poco stile Pensavo che ero seduto dietro a tutto Cipro chiude prossima Valle Aurelia la mia Mentre immaginavo di scrivere tutto era diventato di nuovo arancione La signora romana col giornale aveva tirato giù gli occhiali da sole Era tempo di andare Quanto era strana la gente che si affrettava
Corro muto il passo
corro affretto l'ora
corro presto è tardi
corro che mistero
come un ritornello Eppure avevo bisogno di un bagno piuttosto che guardare C'era un signore anziano con una 24 ore (ventiquattro..) ed una donna di colore vestita di cielo Gente di ogni paese e di ogni lingua Siamo i più pieni di immigrati diceva il giornale però stiamo bene Il rosso poi è un bel colore ma le sigarette non fanno bene Dovevo far leggere il libro a quella signora C'era anche un ragazzo che girava parlava "è 'ngrande" chissà con chi parlava e soprattutto di chi Non avrei voluto essere quel "grande" detto da quel tipo sarebbe stata una sorta di offesa E poi che scomodità lì sopra Sentivo camminare e vedevo una signora avvicinarsi Il treno era arrivato Era ora di andare
Già si appresta
forse
è pronto a partire
Senza girarsi
via
senza guardare
scia
Viaggiare in treno quindi ecco la chiave Semplicemente viaggiare ecco la chiave Il viaggio non era stato dei migliori per quel maledetto regionale Certo avevo un posto ma che lunga attesa e poi che ritardo e che freddo Strano del resto era luglio ormai agosto Per non parlare del sonno e quel signore che teneva la bocca aperta sarà stato per circa mezz'ora Come quelle due ragazze e quel vecchietto tutto muscoli austero che puzzava di sudore Però era un militare fiero cos'era un po' di sudore in più o deodorante in meno Io mi abbandonavo e non avevo riguardi con quella mia stravaganza un po' "new age" decisamente non adatta ad un teatro C'erano dappertutto manifesti di Shakespeare ma era un ricordo lontano Dal finestrino si vedeva Latina e dei campi insoliti mai visti Quanto mi piacerebbe una casa così e quei girasoli Latina diceva la vocina stridula L'altoparlante vibrava e ripeteva Anche in inglese e pensare che prima avrei capito Quei giorni in Scozia erano stati davvero belli Non c'erano novità ma nella galleria prima di Formia mi divertivo a stare in piedi Avevo equilibrio poco però tra me e me più le mie gambe pensavano di averne Pensavo a quegli ingegneri e ai terremoti che avessi forse sbagliato tutto non volevo problemi esistenziali Formia diceva A sinistra si scendeva come sosteneva il mio amico biondo con gli occhiali Ero arrivato Era ora di andare
Giù di corsa
giù di fretta
troppa gente
che ci aspetta
Troppa gente
o solo uno
non ci aspetta più
nessuno

 

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