username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Basta un accento per fare la differenza

Basterebbe solo ammetterlo, ci siamo passati tutti e continueremo a passare di là, lei abita sempre lì, anche se si nasconde, qualche volta esce e colpisce, ferisce e poi scappa.
Basterebbe solo essere uomini per riconoscerla, parla una lingua che gli animali non possiedono, parte dalla presunzione della ragione.
La incontrai per la prima volta in un'aula di scuola, nella mia incapacità di essere stata migliore di un'altra, mi ferì questo sentimento come uno schiaffo in viso, cercai di allontanarla eppure tornò in altre occasioni. Ma siamo troppo deboli per scacciarla e per poterla ammettere e se lo facciamo diventiamo rossi, anzi verdi come lei vorrebbe. Questa la sua faccia peggiore, così come quella cosa che parte dalla stomaco e che fa dire quello che non pensiamo di fronte a qualcuno che pensiamo abbia quello che manca a noi, si forse la capacità di mischiare un po' di altruismo con il nostro ego.
Ho visto bambini distruggere castelli di sabbia, si comincia sempre così e da grandi distruggere sogni.
Poi c'è lei che diventa buona quando da un confronto serve per farci migliorare, o quando siamo talmente felici per qualcuno da invidiarlo, pur restando noi stessi.
Ma saperla dominare o guidare, prenderla per mano e spiegarle che anche lei può essere utile, serve per dimostrarle che siamo noi ad essere più forti e che dal suo insegnamento possiamo sempre imparare.
A volte basta un accento per fare la differenza.
Se vedo qualcuno che è felice... lo sono anch'io

 

3
2 commenti     3 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

3 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • senzamaninbicicletta il 30/10/2012 11:12
    bella è significativa questa riflessione, proprio qualche giorno fa ho chiesto ad una persona molto vicina a me (ma lontanissima nei fatti) di farmi condividere la sua felicità... mi ha detto no.
    "quello che manca a noi, si forse la capacità di mischiare un po' di altruismo con il nostro ego" molto apprezzato questo pensiero. Complimenti
  • Rocco Michele LETTINI il 30/10/2012 08:35
    IL PERIODO DI CHIUSA... UN SAGGIO AFORISMA A CORONA DI UN REALE RACCONTO... LA MIA LODE LAURA...
  • Antonio Garganese il 30/10/2012 08:07
    Se non ho capito male parli dell'invidia senza mai nominarla. Se tutti fossero capaci di sostituirla con voglia di migliorarsi e serena accettazione dei propri limiti, non esisterebbe nemmeno. La natura umana è fatta diversamente.
    La frase che chiude lo scritto è assolutamente sincera. Sono convinto. Ciao.

2 commenti:

  • Grazia Denaro il 30/10/2012 09:51
    L'invidia è un sentimento che non fa onore, ma a volte serve a spronarci nel migliorare le nostre aspettative e questo è il lato buono. A volte invece ci fa adottare comportamenti che non fanno onore, un po' di sana invidia che serve a spronarci nel migliorare, si... altrimenti quando diventa una malattia e deleteria per sé e per gli altri.
  • laura il 30/10/2012 08:37
    descrivi il sentimento dell'invidia in maniera straordinaria! Basterebbe poco per evitare d'incontrarla, basterebbe tenere chiuse le finestre all'interno di noi stessi per non farle fare capolino... il mondo sarebbe meraviglioso se ognuno di noi fosse felice della felicità altrui... se imparassimo a guardare ciò che abbiamo noi e non sempre cosa hanno in più gli altri! se imparassimo a gioiere del nostro avere capiremo che abbiamo molto!!!!!! L'invidia è positiva quando ci dà una mano a migliorare noi stessi, ma solo per noi stessi... Complimenti

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0