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La strega bambina

Negli strati più bassi della fortezza di Hohenzollern, in una notte in cui le tenebre chiamarono il vento e il vento chiamò a se tuoni e pioggia, si tenne un solenne concilio di Eterne Regine.
Sirias regina delle streghe, chiamò a raccolta tutte le streghe della terra. Una grave minaccia si stava addensando sul loro futuro.
" Sorelle, streghe, regine delle tenebre, mai una così grave minaccia si era accostata a noi.
È giunto un grido di pericolo, un vento amico ce lo ha fatto sentire da un oscuro futuro. Ognuna di noi corre il pericolo di andare incontro alla morte ".
Le streghe stipate all'inverosimile nella fortezza si chiesero cosa mai avrebbe potuto sopraffare il loro potere e il loro regno di tenebre. Nulla nella storia secolare aveva mai rappresentato un pericolo
per la loro stirpe di regine delle tenebre.
" Questa minaccia ha un nome, e il suo nome è Inquisizione ".
Tuoni e fulmini, tempesta e turbine fece coro a quest'annuncio così sinistro.
" Io Sirias regina delle streghe, decreto che dall'odierno anno domini 965 nessuna strega potrà mostrare in pubblico la sua magia ne artificio. Nulla di magico potrà svolgersi alla luce del sole, né potremmo vendere la nostra magia, mettendo così in pericolo se stesse o le altre sorelle. Ciò che ho decretato sarà vincolante per ogni strega. Chi violerà questo comando sarà perseguitata dal consiglio delle Madri Scure ".
Da allora in poi le streghe si mischiarono alla gente comune. Molte di loro smisero di usare la magia e si limitarono a vivere come comuni mortali, in case comuni, come mogli comuni. Sapevano bene che la minaccia sarebbe stata lunga e potenzialmente capace di eliminare ogni strega.
In una sera del 1398 verso la strada che da Orleans portava a Parigi una giovane e spaventata donna correva a perdifiato. I suoi abiti erano stracciati e il suo viso tumefatto per le molte cadute della sua corsa atterrita.
Alla fine cadde a terra senza forze.
Elisabett percorreva la stessa strada. Quella sera, per puro caso, stava rientrando più tardi dai suo lavori di domestica. Vide crollare a terra la fuggitiva e nel suo abbondante amore corse ad aiutarla.
" Che avete signora da cosa scappate con tanta paura? "
" Aiutatemi sono inseguita ".
" Chi vi insegue signora ? "
" Uomini feroci ".
Elisabett aiutò la donna a rialzarsi. " Non abbiate paura la mia casa è vicino, venite starete da me ":
La giovane aiutò la donna a rialzarsi e la condusse verso casa.
Elisabett era sola, la madre era andata a Parigi per trovare lavoro, la misera paga che Elisabett guadagnava non era sufficiente per tutte e due.
La casa, nella sua modestia, era accogliente e pulita e aleggiava sempre un gradevole profumo di lavanda. Oltre alla camera d'ingresso aveva una camera da letto abbastanza spaziosa da ospitare due letti. Mise la fuggiasca nel letto di sua madre le tolse le scarpe, gli levò lo scialle e l'aiuto a distendersi

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