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La musica ci conosce!

" la musica serve come mezzo di autoanalisi".. affermò Fabrizio De andrè, cantautore genovese, che attraverso la sua musica è riuscito a raccontare la storia di tutti noi... noi michè, noi servi pastori, noi bocca di rosa, noi nina, noi giudici, noi medici, noi chimici... tutti!
È proprio per questo motivo che la voce rauca di De andrè scorre nelle vene come il nostro stesso sangue. La musica è proprio questo, ascoltare qualcuno che canta la nostra storia, che trova le parole esatte, quelle che a noi sfuggivano. La bravura dei cantanti è non cadere però nel vortice della canzone commerciale creando rime banali che basta ascoltare una volta e subito si imparano a memoria. Molte persone approvano quel tipo di musica semplice, non danno peso alle parole nel testo e al ritmo, secondo me la ricercatezza dei termini rende bella una canzone, quello che mi colpisce è come la musica riesca a rendere autentica un'emozione usando ad esempio delle metafore che trasportano il sentimento dal cuore agli occhi, una frase che mi viene in mente ed ha questo potere è tratta da " un chimico" di de andrè : " Ma guardate l'idrogeno tacere sul mare e guardate l'ossigeno al suo fianco dormire, soltanto una legge che io riesco a capire ha potuto sposarli senza farli scoppiare, ma gli uomini mai mi riuscì di capire perché si combinassero attraverso l'amore, affidando ad un gioco la gioia e il dolore". L'immagine dell'idrogeno e l'ossigeno vicini è meravigliosa e rende l'idea di due innamorati, e poi il chimico incredulo del rapporto che ha l'uomo nei confronti dell'amore, lo trovo pazzesco e poetico! De andrè affermò inoltre che la musica è " l'espressione dei sentimenti " condivido pienamente questa definizione, la musica esprime i nostri sentimenti, i nostri umori, la musica c'è per ogni situazione: quando si trova l'amore, quando lo si perde, quando tutto va male, quando invece si è in pace con se stessi e con il mondo...
Personalmente prediligo la musica italiana compresa tra gli anni 70 e 90, alcuni tra i miei cantanti preferiti sono de andrè, mina, de gregori, battiato, battisti, gaber... le loro canzoni risuonano nel mio mp3 e mi fanno compagnia quando ne ho bisogno. La musica svolge un ruolo fondamentale nella mia vita, so che quando tutti vanno via, quando tutto va male, lei c'è basta premere play e subito va meglio, si entra in un'altra dimensione, la mente si alleggerisce, e ci si ritrova nel proprio mondo, si stacca la spina dalla realtà.. è una vera magia! Il luogo dove preferisco ascoltare musica è in macchina, il viaggio diventa cosi oltre che mentale anche fisico. Ma le note sono per me anche un momento di condivisione, ad esempio una festa non è tale senza musica... Spesso mi capita di salire in macchina e collegare il mio mp3 allo stereo e il viaggio è molto più divertente, pezzi classici si alternano a pezzi moderni, la musica moderna è fragile, non dura nel tempo ma nonostante ciò apprezzo molti giovani cantanti come Alessandro Mannarino che ricorda vagamente le note di Capossela, o i testi senza peli sulla lingua di Caparezza o ancora la musica ermetica del cantautore ferrarese Vasco Brondi. La musica aiuta ad esprimere anche idee politiche e sociali, ascoltare brani scritti anni fa e notare che nulla è cambiato fa riflettere, sulla parete della mia camera ho scritto una frase della canzone " canzone del maggio" di FABER secondo me attualissima " se nei vostri quartieri tutto è rimasto come ieri, perchè avete votato ancora la sicurezza la disciplina, se avete preso per buone le verità della televisione.. verremo alle vostre porte e grideremo ancora più forte, per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti" Quando canto questa frase la sento mia, la vedo con i miei occhi nel mio paese tutti i giorni. In conclusione la musica è una compagna di vita, c'è chi " vive per lei" come canta Bocelli in una sua canzone, la musica, il ritmo, sono nati con l'uomo, si sono evoluti ed esistono moltissimi generii diversi l'uno dall'altro per soddisfare ogni gusto, apprezzarli tutti è impossibile ma è sinonimo di intelligenza almeno conoscerli!

 

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2 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 02/01/2013 01:34
    Che dire, sembra di leggere il pezzo di un critico musicale, un ode alla canzone italiana d'autore, che insieme a quella napoletana, a quella francese, e oggi l'inglese, l'araba e l'africana, sono come dici giustamente, un qualcosa che si tramanda dalla notte dei tempi. E non a caso colui che gioca esprimendo i sentimenti con le parole, è più sensibile a questi maestri (aggiungerei anche Guccini e Branduardi, se hai occasione di sentirli sono dei grandissimi, come Gino Paoli). Effettivamente la poesia vien ancor prima del suono dell'uomo scimmia prima di diventare uomo, sul tamburo. Pechè poetare è fare, e lo è anche scrivere, è imprimere, segnare, indicare, condizionare. Davvero una bella riflessione. Colgo l'occasione per dirti Auguri per il 2013, e che la buona musica possa sempre accompagnarti, con buoni amici.
  • Rocco Michele LETTINI il 22/12/2012 19:21
    E COME MAI NESSUN COMMENTO A QUESTO SAGGIO DI QUOTIDIANITA' INSENSIBILE... PUNTUALE NEL SUO FORTE RIFLESSIVO... IL MIO ELOGIO E IL MIO AUGURI DI UN SERENO NATALE A TE E AI TUOI CARI GENITORI...

2 commenti:

  • augusto villa il 23/11/2014 17:30
    Da noi (al lavoro).. c'è il gruppo di psicofonia...
    La musica spesso è come l'acqua... riesce a penetrare ovunque... e plasma, oltre le rocce, anche i cuori.
    La musica nasce da emozioni e genera emozioni... Un po' come la poesia...
    Grande abbraccio!!!
  • augusto villa il 16/02/2013 21:35
    Davvero un bel pezzo... Bravissima Marziaaaa!
    Certo... che la musica... e' proprio una gran bella cosa!!!
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