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Caro lettore

per la serie, "patti chiari, amicizia lunga", è meglio se c'intendiamo già dall'inizio: io non sono il tuo prostituto intellettuale, io non sono la tua zoccola editoriale.
Io non prometto l'amore eterno mediante un groviglio arrugginito di lucchetti da ferramenta che deturpano il patrimonio architettonico e artistico italiano; non ti blandisco con assurde storie sentimentali, dove tutti si masturbano per anni prima di chiavare, finalmente, e si poteva farlo decenni prima! Però l'autoerotismo è più commerciale; io, prima di scrivere, non ero un comico o una conduttrice televisiva dalle grandi poppe stillanti latte o con la gonna che stranamente si straccia e si vede il pelo, o un raccomandato dallo Scilipoti di turno o uno stipendiato dal Vaticano travestito da monaco.

No, caro lettore, io sono soltanto una parte della tua dose di pesce settimanale. Sono Omega 3, magnesio, fosforo, qualcosa che nutre i tuoi neuroni.
Se non ti piace il pesce e preferisci il miele o le carote nere o il tiramisù, bè, ti basta un click e oplà, via il Moscone di torno!
Se invece vuoi fare la fatica di pensare, (al massimo poi ti prendi un moment), vorrei proprio parlare dei tuoi poteri, o lettore.

Perché ti conosco bene, amico mio, essendo un accanito lettore anch'io.
Tu hai il potere del VAFFANCULO.
Ti compri un volume a venti euro, attratto dalla copertina, dal titolo e dalle sinossi accattivanti stampanti sulle bandelle.
Leggi l'incipit e dici: "uhmm, niente male...", poi leggi tre pagine e ahia! C'è qualcosa che non va! Questo tizio mi aveva promesso un'avventurosa storia di spionaggio e comincia a rompermi le palle con questa digressione sulla storia della C. I. A: ma che cazzo me ne frega?
E dopo altre venti pagine di storia dei servizi segreti esplodi: ma VAFFANCULO! Vaffanculo te e la C. I. A.! Vaffanculo anche alle venti euro che ho buttato nel cesso!
Ovviamente il modo che hai di dire vaffanculo non è quello di un ubriaco in una bettola, ma ha lo stile distaccato e la classe aristocratica dell'indifferenza d'alto bordo.
Pensi VAFFANCULO! ma nella realtà ti limiti a chiudere il libro e a deporlo nella tua fine libreria d'ebano antico.
La storia di spionaggio digressiva verrà dimenticata nella polvere e divorata dai ragni e dai tarli, e da qualche topolino notturno.
Esiste una forma di vendetta più subdola e fredda?

Sì che esiste, perché il male non ha limiti e confini.
Adesso siamo nell'era informatica e il lettore, al 99, 99% è diventato anche comunicatore, scrittore, estensore dei suoi impulsi e delle sue emozioni.
Ma che bella rivoluzione!

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1 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 10/02/2013 21:42
    L'uniformazione di massa, stabilita da squadristi. Eh si, la storia è chiara, nitida e vera. E sempre più persone sono consapevoli di questo. Una scrittura di pregio, perhè sincera e vera. Io non sono te e tu non sei me, e siamo nella stessa barca che fa acqua. E l'acqua prende fuoco. Un gran bel leggere, drammatico, duro, ma che mi permettere di non prendere un moment e di riflettere, per continuare a scriver, liberamente.

1 commenti:

  • Mauro Moscone il 18/02/2013 09:12
    grazie Raffaele, sei un grande, non perché mi fai dei complimenti ma perché sei te stesso! Abbi gioia

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