Di solito oggi si regalano mimose oppure si organizzano serate in cui le donne possono andare per conto loro e dare una parvenza di emancipazione. Quel che si vuole sottolineare in questa ricorrenza è l'uguaglianza fra uomo e donna. Io più modestamente, vorrei invece che le differenze si evidenziassero sia nel modo di sentire che in quello di vivere qualsiasi evento.
Non conta secondo me la parità, conterebbe di più il merito e la capacità di svolgere qualunque funzione senza inutili classificazioni e specifiche. In questo saremmo davvero non uguali ma realizzati perché messi in condizione di esprimerci (non a parole ma con i fatti) in ogni ambito di vita. Ma resta sogno impossibile perché nessuno saprebbe decidere con equità e in questo intervengono potere e denaro che non hanno sesso, volto e nazionalità ma regolano tutto quanto.
Allora sarebbe troppo chiedere almeno rispetto e la negazione totale di ogni forma di violenza psicologica, verbale e soprattutto fisica? (In questo le donne sono pesantemente coinvolte).
Questo piccolo messaggio augurale senza alcuna pretesa è da estendere a tutti ma, da uomo, preferisco le donne, hanno una sensibilità in più per cui le metterei sempre in posizione di leggero vantaggio. Prego dopo di lei: bambina, signorina, signora, mamma, nonna.
AUGURI A TUTTE VOI