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Amare

Con te è stato tutto troppo facile, tutto troppo bello. È inziato in un modo che neanche io credevo possibile. La naturalezza dei nostri gesti, delle nostre poche parole, dei nostri sguardi intensi... tutto è stato un connubio di emozioni mai provate prima che mi hanno catturato, intrappolato, posseduto. Sono stata vittima e carnefice al contempo. Vittima del nostro amore. Carnefice della nostra sofferenza. Sembrava un sogno, una magia, un fragile incantesimo... si è rivelato un incubo, una maledizione, un opprimente sigillo. Gli errori sono stati tanti, io stessa ne ho commessi a iosa. Credevo sempre di fare la cosa giusta per te, per noi... non sai quanto mi sbagliavo! Più provavo a dare, meno mi ritrovavo tra le mani. Era come se frantumassi qualcunque cosa toccassi, o solo sfiorassi. Un tocco fatale! Credevo di costruire, di gettare le fondamenta del nostro fantastico castello... invece mi avviavo verso l'autodistuzione. Mettevo un mattone e mi crollava un'intera parete addosso! Disintegrazione. Totale. O quasi. A questo siamo arrivati. Il nostro treno si è inevitabilmente (in vista il percorso che ha intrapreso) fermato su un binario morto! Perché? Tutto questo perché abbiamo continuato a procedere per la stessa strada. Eppure c'erano tutti i segnali!

ATTENZIONE!! NON ANDARE OLTRE!! TORNARE INDIETRO!! STRADA INTERROTTA!!

Testardi! Ingenui! O forse semplicemente ci conveniva così. Io avevo il mio porto dove rifugiarmi, sapevo di non essere da sola, di avere almeno una persona assicurata al mio fianco. Non dovevo preoccuparmi di niente secondo la mia mente annebbiata e obnubilata. Oblio! La mia coscienza si era persa nell'oblio. Io mi stavo perdendo: perdendo la mia vita!! O almeno una parte importante di essa.
A te... a te andava bene avere una seconda mamma che risolvesse i tuoi dilemmi, che ti perdonasse ogni bugia che dicevi, che ti desse la forza per andare avanti. Ebbene! Me l'hai risucchiata tutta. Non ne è rimasto più neanche un goccio. Per te. Ora serve a me, alla mia vita, a tutti gli obiettivi che ho intenzione di raggiungere. Con o senza di te. Non ha più importanza ormai.

No! Non è vero! Ha importanza eccome! Ma perché siamo dovuti arrivare a questo? Abbiamo esagerato, la corda si è spezzata... troppo tesa... TROPPO! Non ci ha tenuto, ha ceduto dopo tutto il peso che ha dovuto sopportare in questi sette anni.
L'amore che provo per te è solo una piccola parte della mia vita, ed è importante, come lo sono le tante altre cose che la compongono. Ho bisogno di tutte queste cose per vivere, senza fare indigestione di nessuna di esse. Purtroppo l'amore non basta. I sogni, le fantasie, le fiabe... non sono reali. È ora di aprire gli occhi alla realtà, non stiamo vivendo in una favola della Disney, anche se fino a poco fa l'ho creduto possibile. Ma non lo è. Non lo sarà mai. Non esiste "e vissero tutti felici e contenti". Non si può vivere felici, non sempre. La vita è anche sofferenza, rimpianto, rimorso, tristezza. Come potremmo altrimenti sapere cos'è la Felicità se non avessimo provato la sua acerrima avversaria la Sofferenza?

È inutile negare di essere ancora innamorata di te. Mentirei a dire il contrario. Ma di sicuro questo amore è cambiato, ha preso una strada diversa, un sapore un po' amaro, insolito. Non lo riconosco. Eppure so che è lui, che è sempre lo stesso. Allora per quale stupido motivo continuo a guardare ciò che mi ricorda te e piango come una dannata? Non sono più una ragazzina! Stupida! Stupida scema! Innamorata dell'amore. Questo è stato il mio peccato. Sognavo l'amore vero, puro, quello a cui ti fanno credere quando sei una bambina. L'ho cercato, l'ho desiderato con tutte le mie forze, finché non pensavo di averlo trovato. Ci ho messo sette anni per capire che stavo vivendo un'illusione. Sette anni di coma profondo, dal quale non volevo uscire. Ora sono fuori. Sono nella realtà. E se da un lato questa realtà mi sconvolge, dall'altro mi piace. Ho ripreso a vivere davvero. Ho aperto gli occhi. La ragazzina si è svegliata: ora è una donna.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 24/03/2013 19:53
    Una sequela che porta a una piacevole lettura... IL MIO ELOGIO

1 commenti: