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La corriera

Il recupero delle valige fu più rapido del previsto e ciò permise loro di prendere la prima corriera disponibile, che in poco più di mezz'ora le avrebbero portate nei pressi della città , dove Lara aveva preventivamente
affittato un piccolo appartamento in un modesto residence periferico, vicino alla costa.
Se fosse dipeso da lei, Lara avrebbe evitato qualsiasi prenotazione, decidendo solo sul posto dove e come meglio sistemarsi, anche a costo
di rimanere qualche notte all'addiaccio, magari dormendo sotto qualche riparo di fortuna, ma il fatto che fosse in compagnia di Erika, l'avevano costretta a ricercare una sistemazione certa sin dal primo giorno e quel bilocale di piccole dimensioni, ma soprattutto economico le pareva una buona cosa.
Eccole quindi sedute sul traballante autobus pieno di colori e odori, di turisti
e gente del posto, che percorreva la strada a velocità sostenuta, incurante delle persone in bicicletta che sorpassava, immergendole in una nuvola di polvere.
Erika con voce alta, per sovrastare il rumore disse a Lara
<.. pensavo di essere sicura a terra, ma... mi sembra che anche questo autista sia un po' spericolato...>
rispose Lara
<fifona.. non pensavo fossi così ansiosa con i mezzi di trasporto.. però , sai cosa ti dico?.. sinceramente mi sentivo più sicura a 8000 metri di quota che su questa carretta a ruote...>
poi aggiunse
<Erika... ti stai pentendo? vero?.. di essere qui.. pensa, adesso saresti stata tranquilla nella tua bella casa, ad annaffiare i fiori sul balcone, a discorrere
di amori con la tua vicina di casa, ad impastare farina per il dolce..>
<Finiscila...!> la interruppe Erika <Sono felice, anzi.. felicissima di essere qui
, il posto è stupendo, ma... soprattutto lo sono perché ci sei Tu...>
l'abbraccio che scaturì fu così spontaneo e passionale che infuse felicità persino nelle persone che erano sedute li vicino.
Il paesaggio intorno era di una bellezza diversa, Erika era rapita da quella natura ancora incontaminata, ma ben presto avrebbe capito che non tutto era
lindo e pulito, come sulle immagini patinate fornite dall'Ente del Turismo.
La periferia della città le accolse mentre un sole color fuoco, rifletteva la luce rossa dalle vetrate a specchio di alcuni moderni palazzi, filari di palmizi facevano da contorno ad ampie strade rettilinee, l'autobus accostò in una piazza, descrivendo un semicerchio che pose l'anteriore del mezzo già pronto per il viaggio di ritorno, capirono quindi di essere arrivate.
Facendosi largo tra moltitudine di persone intente a riordinare i propri bagagli, Lara ed Erika s'incamminarono decise, trascinano i trolley, percorrendo la strada che Lara ricordava ancora abbastanza bene, visto che in quel posto, era già stata alcuni anni fa, ma allora vedeva tutto con gli occhi di una
semplice turista occidentale mentre adesso il suo stato d'animo
era diverso, si trovava a metà strada tra l'impazienza di iniziare una nuova avventura ed il pensiero che forse non era la scelta giusta, ma come sempre le avevano insegnato, per sapere occorreva provare.

 

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1 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 03/11/2013 23:42
    Come l'inizio di un racconto, o il brano di un diario. Sei davvero brava nel raccontare, nella capacità descrittiva delle cose, frutto di sensibilità e di conoscenza del mezzo della scrittura, che non è mai costruito o se lo è appare spontaneo e vivace.

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